Mini Likof ma con il pieno di pubblico, successo a San Floriano del Collio

Mini Likof ma con il pieno di pubblico, successo a San Floriano del Collio

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Mini Likof ma con il pieno di pubblico, successo a San Floriano del Collio

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 10 Lug 2021
Copertina per Mini Likof ma con il pieno di pubblico, successo a San Floriano del Collio

Quasi 300 persone si sono alternate in piazza nel corso della serata di ieri. Rinnovato il vino del Comune.

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Mancava solo lui tra gli appuntamenti enologici più attesi in regione ma ancora da svolgersi. Finalmente, ieri sera si è tenuto il Likof a San Floriano del Collio, uno degli eventi di punta nell’area per quanto riguarda le eccellenze del buon vino e del gusto. Un’edizione ridotta a una sola serata, anziché le consuete tre, e spostata a inizi luglio rispetto al consueto giugno. In realtà, già l’anno scorso il tuto era stato spostato in estate inoltrata, a causa della pandemia, e proprio questa edizione ha voluto lanciare un ulteriore segnale di ripartenza. Sprone certamente raccolto dalle quasi 300 persone che si sono alternate nel corso della serata.

Dalle 19 a mezzanotte, infatti, in tanti non hanno voluto mancare, anche per sostenere la raccolta fondi dell’Andos per l’acquisto di un macchinario da destinare al team senologico di Gorizia. L’iniziativa rientra nella rassegna “I raggi della solidarietà”, promossa da tutti i comuni del Patto per il Collio. Lo stesso banchetto dei volontari ha registrato numerosi contatti, mentre attorno non sono mancati gli assaggi a calici e piatti prodotti dalle aziende locali. Per brindare alla festa, sono arrivati anche diversi sindaci e amministratori del Goriziano, a partire da quello del capoluogo, Rodolfo Ziberna, insieme all’omologo di Cormons Roberto Felcaro e molti altri.

Nella piazza del paese era possibile accedere per un massimo di 200 persone allo stesso tempo, previa registrazione dei volontari della Protezione civile. “Siamo soddisfatti - spiega il segretario dell’associazione Vinoteka, Elija Muzic - perché partire con largo anticipo nell’organizzazione, con l’incognita del meteo e delle presenze del pubblico, non è facile. Siamo felici di aver mantenuto la tradizione, seppur adattandolo alla situazione pandemica di questi due anni”. A causa delle dimensioni ridotte, si è dovuto rinunciare alle degustazioni guidate e alle cene nei vigneti, dedicando l’evento solo alla convivialità con le bottiglie del sodalizio.

Le etichette offerte provenivano da una decina di cantine presenti sul territorio comunale, così come i ristoratori, offrendo anche il prosciutto crudo dell’agriturismo Pahor, proveniente dal loro allevamento. Il prodotto è andato letteralmente a ruba. In occasione dell’inaugurazione, poi, è stata presentata anche la nuova annata del vino del Comune: “Vinoteka con l’amministrazione - sottolinea Muzic - ha portato avanti questo progetto per la seconda volta. È un’annata 2020”. Questo nasce dalla richiesta ai produttori locali di uva autoctone di donare qualche chilo di prodotto - che può essere Malvasia, Friulano o Ribolla gialla - che viene quindi vendemmiato”.

Si unisce l’uva e il risultato finale serve a promuove il territorio, come un brand. Il plauso all’evento arriva anche dalla sindaca Franka Padovan: “Sono stata molto contenta, anche della presenza di tanti sindaci. C’è voglia di rinascere e di stare fuori, anche il meteo ha aiutato a rimanere all’aperto”.

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