il fermo
Minacce e tentativo di estorsione, 20enne fermata al Lisert

La donna era ricercata per estorsione e calunnia, trasferita al carcere del Coroneo.
Nel pomeriggio del 24 giugno, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un ordine di custodia cautelare in carcere del Tribunale di Ancona nei confronti di una cittadina rumena del 2002. Nello specifico, la Volante del Commissariato di Duino Aurisina, nel corso del normale servizio di prevenzione, ha fermato per controlli un furgone rumeno nei pressi del casello autostradale del Lisert, a Monfalcone, diretto verso l'estero. Tra i vari passeggeri, c'era la ragazza poi identificata, a cui sono stati chiesti i documenti per l'identificazione.
Gli agenti hanno quindi scoperto che la giovane era ricercata dall’autorità giudiziaria del capoluogo marchigiano e destinataria di una misura di custodia cautelare in carcere. Nell’aprile dell’anno scorso, infatti, aveva addescato un uomo per convincerlo ad un rapporto sessuale a pagamento, concordando la somma. una volta entrata nell’appartamento della vittima, e senza fare alcunché, ha preteso il pagamento di un altro importo ben più elevato, sei volte superiore rispetto a quello pattuito, minacciandolo di far intervenire due connazionali nel caso di rifiuto.
L'uomo ha confermato il rifiuto, con la donna che quindi se n'è andata e ha fatto ritorno con due uomini: i tre sono rimasti sotto la sua finestra urlando nei suoi confronti con minacce di morte, pretendendo l’immediato pagamento di denaro per andarsene. A questo punto, la vittima ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno fermato i tre stranieri, procedendo ai necessari accertamenti che portavano alla denuncia in stato di libertà per il tentativo di estorsione in concorso.
Nella fase delle verifiche in ufficio, la giovane - nel tentativo di proteggere i connazionali - si è finita vittima di violenza privata e di violenza sessuale, simunaldo di essere stata aggredita dal cliente, lacerandosi gli indumenti intimi e dichiarando una versione falsa dell’accaduto sottoscrivendola a verbale. Atto nel quale ha accusato ingiustamente la vittima anche di spaccio di stupefacenti. Al termine degli accertamenti, dimostrata l’estraneità del cliente ai fatti che la 20enne gli aveva attribuito, questa è stata indagata anche per l’ipotesi di calunnia.
La cittadina comunitaria, al termine degli adempimenti, è stata quindi affidata alla casa circondariale del Coroneo.
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