Minacce ai presidi per i test ai bambini, paura nelle scuole di Nova Gorica

Minacce ai presidi per i test ai bambini, paura nelle scuole di Nova Gorica

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Minacce ai presidi per i test ai bambini, paura nelle scuole di Nova Gorica

Di Redazione • Pubblicato il 20 Nov 2021
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Grido di allarme delle scuole, un padre si è presentato con la motosega. Appello del sindaco.

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Si è presentato davanti scuola con una motosega, furioso. È successo giovedì mattina a Salcano, davanti le locali elementari, per protestare contro l’autotest da eseguire sui bambini prima di entrare a scuola, per poter seguire le lezioni. È solo l’ultimo dei casi di pressione su docenti e presidi da parte delle famiglie contro la misura a Nova Gorica e non solo. Si tratta di circa il 3%, secondo i dati nelle singole scuole primarie, ma i timori da parte delle istituzioni scolastiche sono molti. Per questo, una rappresentanza dei dirigenti ha incontrato il sindaco Klemen Miklavič.

Non sono rare, infatti, le minacce di accuse penali, denunce e appelli per l'inviolabilità dei bambini, mentre dall’altra ci sono ulteriori problemi con l’inizio delle quarantene. Qualora emergesse un positivo in classe, infatti, i presidi hanno sottolineato l’impossibilità di far stare subito a casa gli studenti. C’è stato perfino il caso di un docente che invitata gli studenti a non seguire le misure. La richiesta presentata al primo cittadino è di proseguire con i tamponi a livello domestico, punto su cui lo stesso sindaco ha concordato, esprimendo solidarietà.

“Chiediamo a tutti, in particolare ai genitori - ha commentato Miklavič - di rispettare gli insegnanti. Ho convocato i presidi per conoscere ciò che sta accadendo nelle scuole. Le misure sono prescritte dal governo e dal gruppo di esperti. Questo deve essere rispettato, così come il ruolo degli insegnanti, che stanno implementando le misure e di conseguenza sono sottoposti a un'enorme pressione, per fortuna di una minoranza di genitori. Ringrazio il 97% dei genitori che aderiscono alle misure prescritte. Abbiamo stimato che dal 2 al 3% dei genitori sono dissidenti”.

“L'opposizione alle misure - prosegue il sindaco - causa problemi alle scuole nell'organizzazione delle lezioni, provoca situazioni di disagio e l'esposizione dei singoli bambini. Non lo vogliamo. Credo che questa epidemia finirà presto, che queste condizioni di salute finiranno presto. Sostengo le proposte dei presidi in merito all'attuazione di tali misure”. La preside della scuola elementare di Dornberk, Dragica Vidmar, ha spiegato che “anche se gli adulti dovessero fare un autotest insieme e mostrare a qualcuno di essere positivi, probabilmente si sentirebbero a disagio”.

D'accordo anche il preside della scuola elementare di Solcano, Marjan Kogoj: "Se i genitori avessero la possibilità di testare a casa gli alunni del triennio e poi consegnare alla scuola una dichiarazione credibile, questa sarebbe una soluzione per chi attualmente rifiuta l’autotest”. Proprio davanti la sua scuola, un padre si è presentato alle 7.30 con la motosega, dopo che suo figlio si era sottoposto al test il giorno prima, con il consenso della madre. “Sono uscito e poi si è calmato. Abbiamo parlato e poi si è ritirato. Abbiamo chiamato la polizia e segnalato l'incidente come una minaccia”.

Foto vperemen

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