Migranti, a giorni l'apertura di Casa S. Francesco

Migranti, a giorni l'apertura di Casa S. Francesco

L'EMERGENZA FREDDO

Migranti, a giorni l'apertura di Casa S. Francesco

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 19 Nov 2024
Copertina per Migranti, a giorni l'apertura di Casa S. Francesco

Al momento poche le presenze, ospitate per le cene e la notte nell'oratorio di San Rocco

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Lo abbiamo percepito tutti: dalla scorsa settimana il freddo è arrivato. L'abbassamento delle temperature ci ha colto un po' di sorpresa per la sua repentinità, ma per i volontari che a Gorizia si occupano dell'accoglienza dei migranti il passaggio da un autunno mite a una stagione rigida era un momento cui ci si stava preparando da tempo. Eppure la precarietà della situazione è diffusa.

Si tratta di una precarietà innescata, sembra un paradosso, dall’attuale scarsità dei flussi che fanno registrare una media di 8-10 persone a sera rendendo difficile avviare un sistema strutturato come quello che ha funzionato per buona parte dello scorso anno.
Da fine ottobre i migranti si ritrovano la sera nell'oratorio di San Rocco dove, grazie alla collaborazione fra Caritas e i volontari delle parrocchie cittadine, vengono accolti per cenare. Proprio per l'esiguità di presenze, non potendo sapere quante persone si sarebbero presentate quotidianamente, i pasti offerti venivano “improvvisati”: un panino preparato sul momento, un tè caldo.

Negli ultimi giorni però, nonostante i numeri siano sempre bassi, i volontari che si alternano secondo una rotazione giornaliera che prevede appunto il coinvolgimento delle parrocchie cittadine e di quella di Mossa, hanno iniziato a preparare dei pasti caldi ai pochi presenti che, successivamente, sgombrata la mensa, allestiscono l'oratorio per trascorrervi la notte, al riparo dalle intemperie.

Ci vorrà invece ancora qualche giorno per l’apertura del dormitorio San Francesco dove è presente l’ostacolo del reperimento di un nuovo custode notturno. «Al momento c’è un ampio ricambio di persone – afferma il direttore della Caritas diocesana Renato Nucera – Sono migranti in movimento, solo alcuni si fermano provenendo da altre città per richiedere il permesso di soggiorno».

«Attualmente registriamo la presenza di 8-10 persone al giorno che trovano accoglienza nelle strutture della parrocchia di San Rocco - spiega don Nicola Ban – A giorni però contiamo di aprire il dormitorio, indispensabile visto l calo improvviso delle temperature».
Come emerso in una delle riunioni preparatorio, la riapertura di casa S. Francesco, come nello scorso anno, svolgerà la funzione di dormitorio durante l'emergenza freddo e, sempre grazie all'impegno dei volontari, permetterà l’utilizzo delle docce.

Foto Salvatore Ferrara

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