la posizione
L'autocritica di Del Bello a Monfalcone: «Migranti, colpe anche a sinistra»

Prosegue la polemica in città sul tema migranti e alloggi Ater, il dem: «La politica ha fallito».
Il sindaco di Monfalcone non ha fatto attendere la propria risposta all'opposizione dopo l'incontro con i rappresentanti bengalesi, avvenuto mercoledì scorso in municipio. "Le nostre preoccupazioni sono serie" si è così espresso nelle scorse ore il sindaco Annamaria Cisint la quale ha definito e ribadito come "politiche lineari" le azioni intraprese dalla sua giunta sulla questione immigrazione in città. Ma quest'ultima non è l'unico dei fattori che continuano a muovere polemiche nella politica cittadina bisiaca.
Infatti con la nota sulla sentenza della Corte di Appello relativa alla graduatoria per l’assegnazione degli alloggi Ater, il Comune di Monfalcone ha preso atto della decisione dei giudici triestini relativa ai metodi per l’assegnazione degli alloggi Ater. Le sentenze, certamente, secondo il Comune si rispettano tuttavia rimane fermo nel suo convincimento relativo alla validità e alla correttezza della regolamentazione regionale che ha fatto da riferimento per il bando Ater.
Sulle decisioni prese in appello a Trieste, è voluto tornare anche il democratico Fabio Del Bello, referente per le politiche migratorie della segreteria del circolo cittadino del Pd. L'esonente resta critico - forse uno dei pochi in casa dem - e convinto di quello che ha definito "il fallimento della politica". "Si tratta di un fallimento prima per il centrosinistra e poi di destracentro - sono le parole di Del Bello - a Monfalcone e in Regione. Quando la politica fallisce subentra poi la magistratura: funziona così in Italia da oltre trent’anni".
Nello specifico del “caso Monfalcone" - definito dal dem, esemplarmente negativo su scala nazionale - negli anni dal 2006 al 2016 ed in particolare tra il 2011 e il 2016, le maggioranze di centrosinistra sono state a guardare passivamente gli esorbitanti flussi migratori che hanno destabilizzato la tartassata cittadina di Monfalcone. Quindi lo stesso centrosinistra sarebbe stato “vittima” di tutto questo prima con una netta sconfitta nel 2016, poi con la epocale batosta del 2022 dovuta non solo alla candidatura a sindaco di Cisint ma anche alla presenza di un blocco sociale tra nativi ed immigrati che appare tutt'ora ancora inscalfibile.
"Contemporaneamente - osserva ancora del Bello - il centrodestra si scatenava nella più fervente demagogia e in promesse elettorali altrettanto impossibili. Infatti, tra il 2017 e il 2022, gli stranieri sono raddoppiati e le criticità germinate negli anni del centrosinistra si sono probabilmente irreversibilmente consolidate". Del Bello coglie quindi l'occasione per auspicare un rinnovamento del personale dirigente del suo partito nei più alti livelli e di contenuti. Per il dem, il punto di partenza è quello di difendere Monfalcone dalle virulenze del mercato e dei flussi spontanei per proteggerla con provvedimenti regionali e statali ad hoc.
Foto Daniele Tibaldi
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
