Migliaia di turisti da Oslavia a Caporetto sui luoghi della Grande Guerra

Migliaia di turisti da Oslavia a Caporetto sui luoghi della Grande Guerra

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Migliaia di turisti da Oslavia a Caporetto sui luoghi della Grande Guerra

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 24 Ago 2021
Copertina per Migliaia di turisti da Oslavia a Caporetto sui luoghi della Grande Guerra

Numerose richieste di informazioni per il Sacrario di Redipuglia, le curiosità dei turisti da tutta Italia e dall'estero.

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Nella lista dei numerosi monumenti e luoghi d’interesse presenti a Gorizia e dintorni, sacrari militari e cimiteri di guerra hanno un’importanza particolare. Simbolo delle tragedie della Grande guerra e non solo, questi richiamano l’interesse ogni anno di migliaia di turisti da ogni angolo d’Italia e dall’estero, per ricordare chi perse la vita in quel sanguinoso conflitto. Con la ripresa del turismo in questa calda estate - con numeri importanti in città -, molti hanno così deciso di fare una capatina per ammirarli, scontrandosi però con chiusure imposte da lavori in corso.

Con la recente riapertura del Sacrario militare di Redipuglia, quindi, i principali siti del Goriziano italiano sono ora visitabili. Qualche giorno prima, infatti, anche l’Ossario di Oslavia ha riaperto le proprie porte ai turisti, mentre l’allentamento della chiusura del confine con la Slovenia ha permesso di raggiungere anche Caporetto, che registra un afflusso maggiore rispetto al 2020. Difficile fare ancora un calcolo delle persone che hanno raggiunto questi luoghi, me molte di esse sono passate prima per gli Infopoint di Promoturismo e uffici Iat sul territorio regionale per chiedere informazioni.

In particolare, a Gorizia “i turisti che visitano la città e il territorio goriziano sono generalmente molto motivati nel conoscere la storia e le vicende che hanno caratterizzato questi luoghi” spiegano dalla sede di corso Italia. Molto interesse viene espresso sia verso la Prima guerra mondiale che per la Guerra fredda. “Il pubblico è generalmente di nazionalità italiana o austriaca, ma ultimamente anche molti appassionati inglesi e americani”, passando per prima cosa dal Museo di borgo castello. Oslavia, però, non è al primo posto tra i siti oggetto di interesse.

La “classifica”, infatti, vede Redipuglia al primo posto, seguito dal monte San Michele e gallerie del Brestovec, quindi il Sabotino. Dopo il sacrario di Oslavia, ci sono le richieste su trincee in generale in tutto il territorio e parchi tematici. Numerose le richieste anche sulle zone oltreconfine, tra cui per la ricerca dei caduti. "Il pubblico spazia su tutte le età, non solamente appassionati e studiosi, ma anche famiglie” sottolineano dall’ufficio, evidenziando che nell’ultimo periodo è molto gettonato il giro ad anello Gorizia-Nova Gorica-Tolmino-Caporetto-Cividale, anche in bici.

L’interesse per Redipuglia emerge anche dai report delle strutture dell’area limitrofa e non solo. A Grado vengono segnalate diverse richieste, in questo periodo da parte di persone singole, famiglie e coppie. Ad Aquileia domande anche per Caporetto. A Trieste, almeno una volta a settimana ci sono contatti per il Sacrario di Redipuglia da parte di singoli uomini adulti o di famiglie di nazionalità italiana. Pubblico decisamente maturo a Palmanova, tra i 40 e 75 anni, che chiede orari di apertura e se è possibile percorrere i gradoni dell’area che sopita le spoglie del Duca d’Aosta.

Nelle diverse località cambia inevitabilmente anche il tipo d pubblico. A Udine, infatti, la maggior parte degli interessati - che chiede notizie anche sul locale Tempio Ossario - è composta quasi esclusivamente di appassionati del periodo, soprattutto da Veneto e Lombardia. Richieste esigue, invece, in quel di Lignano e spesso solo via telefono. Guardando invece direttamente a Redipuglia, solo in questi giorni di agosto le richieste di informazioni sono state oltre mille, sommate alle 252 di giugno e 317 di luglio. Molti gli stranieri, ben 102 tra Austria, Slovenia e Ungheria.

Legate al tema Grande guerra sono anche le numerose escursioni organizzate sul territorio. Il percorso del Walk of Peace sarà tabellato in queste settimane. Queste proseguiranno fino a novembre e, tra i prossimi appuntamenti, c'è quello di sabato che passerà per il Sas de San Belin fino al Sacrario di Redipuglia. Guardando i dati post-lockdown, emergono meno scolaresche ma i turisti individuali ci sono e quest’estate hanno fatto ottimi numeri anche in musei “piccoli”: Timau ha un centinaio di ingressi al giorno, San Michele ha esteso i giorni di apertura da mercoledì a domenica per venire incontro alla richiesta.

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