In migliaia per l'edizione 2025 della Festa dell'Uva di Cormons. Felcaro: «Un patrimonio della nostra comunità»

In migliaia per l'edizione 2025 della Festa dell'Uva di Cormons. Felcaro: «Un patrimonio della nostra comunità»

IL RESOCONTO

In migliaia per l'edizione 2025 della Festa dell'Uva di Cormons. Felcaro: «Un patrimonio della nostra comunità»

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 22 Set 2025
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Edizione 2025 da record per la storica manifestazione nata nel 1938. Sfilate, laboratori, concerti e degustazioni hanno animato la città del vino. Il sindaco Felcaro: «Patrimonio della comunità e vetrina per il nostro territorio».

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Una domenica di sole, luci e colori ha chiuso in grande stile l’edizione 2025 della Festa dell’Uva di Cormons, organizzata dal Comune con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e Promoturismo Fvg. Una tradizione che si rinnova dal 1938 e che ancora una volta ha confermato il suo profondo legame con l’identità agricola e vitivinicola del Collio. Migliaia di persone hanno preso parte a un calendario fitto di appuntamenti, tra degustazioni, spettacoli, laboratori e incontri culturali, fino alla grande sfilata conclusiva che ha raccolto l’entusiasmo di residenti e turisti.

La domenica conclusiva, 21 settembre, è iniziata quasi all’alba con la “Camminata nel Collio”, seguita dalla cicloturistica transfrontaliera Collio Brda Classica, che ha unito sport e scoperta del territorio. Non sono mancati laboratori pensati per i più piccoli, come la smielatura curata dal Consorzio Apicoltori di Gorizia, e momenti creativi per gli adulti, come il workshop “Fatte a Doc” di Rebecca Tomasi a Palazzo Locatelli. A fare da cornice musicale, l’aperitivo in piazza XXIV Maggio con l’arpa di Ester Pavlic e il violino di Michela Dapretto, che hanno contribuito a creare un’atmosfera elegante e dal sapore austroungarico. Sempre a Palazzo Locatelli, visitatori e appassionati hanno potuto scoprire l’Hub Vintage e partecipare alla presentazione del volume "La stagione delle idee" di Mario Brancati e Roberto Collini.

Il momento più atteso si è vissuto nel pomeriggio con la tradizionale sfilata che ha visto protagonisti oltre trenta auto d’epoca, dieci trattori storici, gruppi folcloristici e bande musicali. Ad aprire il corteo la banda “Città di Cormons”, seguita da quelle di Palmanova, Doberdò del Lago e dalla Stadtkapelle di Friesach. In parata anche i ciclisti storici dei Caneassi, il gruppo Bike Vintage Alpe Adria, i danzerini di Lucinico e i giovani dell’associazione Ungrispach. Molto applauditi i minicarri dei bambini, che hanno riproposto in piccolo la tradizione dei carri dell’uva, mantenendo viva la memoria di un’usanza che appartiene al patrimonio culturale cittadino. Madrina della sfilata è stata Daniela Battaglia, accolta con entusiasmo dal pubblico.

La serata si è chiusa con un doppio appuntamento musicale: da un lato le atmosfere raffinate di piazza XXIV Maggio, dall’altro il grande concerto in piazzale Sfiligoi con la JovaBand (tribute a Jovanotti) e la Gang del Chiosco, che hanno fatto ballare e cantare giovani e famiglie fino a tarda sera.

A tracciare un bilancio più che positivo è stato il sindaco Roberto Felcaro: «Anche questa edizione della Festa dell’Uva è giunta a compimento. È stata una tre giorni intensa, impegnativa e ricca di soddisfazioni per tutta la squadra che per mesi ha organizzato questo evento. Un ringraziamento particolare va ai nostri uffici comunali, alla squadra degli operai, al servizio di Polizia Locale e ai Carabinieri. Ringrazio anche Marco Treu per quanto ha saputo aggiungere a livello di esperienza e competenza all’organizzazione dell’evento. Ringrazio la nostra Pro Loco per la sfilata, il Consorzio Collio, l’Enoteca, le attività, le associazioni, gli stendisti, gli amici di Friesach e i tanti volontari. Da ultimo ringrazio in particolar modo gli assessori Falato e Bortolotti per il lavoro svolto. Ora dobbiamo continuare su questa strada, perché la Festa dell’Uva è sì un patrimonio della nostra comunità ma anche ormai un’attrattiva per tanti visitatori che trovano in questo evento un modo per conoscere meglio il nostro territorio».

Entusiasta anche l’assessore ai grandi eventi Massimo Falato, che ha parlato di «un’edizione a dir poco entusiasmante»: «Non dovrei dirlo io ma le migliaia di visitatori, di famiglie, di persone che hanno riempito la nostra città. Il tempo bellissimo ed un’organizzazione oserei definire perfetta hanno fatto il resto. Mai così tanti eventi sapientemente distribuiti nei tre giorni. Cultura, musica, sport, cibo e buon vino. C’è stimolo per fare sempre meglio e già ci stiamo pensando: rinnovamento nel solco della tradizione».

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