Michelstaedter e via Rastello finiscono a Nova Gorica, gaffe su un souvenir in Slovenia

Michelstaedter e via Rastello finiscono a Nova Gorica, gaffe su un souvenir in Slovenia

subito ritirato

Michelstaedter e via Rastello finiscono a Nova Gorica, gaffe su un souvenir in Slovenia

Di Redazione • Pubblicato il 11 Mag 2021
Copertina per Michelstaedter e via Rastello finiscono a Nova Gorica, gaffe su un souvenir in Slovenia

L'errore è emerso dopo che la foto è circolata sui social. Il prodotto era in vendita in due centri commerciali, poi ritirato.

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Fin dalla candidatura a Capitale europea della cultura, Gorizia e Nova Gorica hanno manifestato la volontà di diventare sempre più una città unica. Qualcuno, però, deve aver interpretato il messaggio, scambiando un angolo della città italiana con quella slovena. È successo su alcuni gadget in vendita in due negozi dei centri commerciali oltreconfine Qlandia e Super Nova, le cui foto sono finite ben presto sui social e da lì all’attenzione delle istituzioni locali. In primis dell’Ufficio turistico di Nova Gorica, che si è subito attivato per capire cosa fosse successo e far togliere dal mercato la merce.

Ad attirare le polemiche e l’ilarità sono stati quindi alcuni magneti, con all’interno la foto di via Rastello e della statua del filosofo Carlo Michelstaedter con sopra la scritta “Nova Gorica”. La vicenda la ricostruisce la direttrice dell’ente, Erika Lojk: “I gadget sono comparsi qualche giorno fa, li ho scoperti dalle foto su internet. Ci siamo subito attivati e ora non sono più in vendita. Ieri sono andata io stessa dal venditore e gli ho chiesto chi fosse il fornitore”. Questo proviene da Celje, città della Savinjska nel centro-est della Slovenia. “Ci siamo resi disponibili se gli servissero foto della nostra città” sottolinea.

“Non so come sia successo, il produttore ha fatto da solo questi magneti. Lo stesso crea gadget per tante altre mete slovene, con le stesse forme. Ora si fa molta pubblicità sulle due città unite, non è stato un errore fatto con cattiveria. Tanto che è stato immediatamente ritirato dagli scaffali”. A breve, quindi, l’Ufficio prenderà contatti con l’azienda. “Anche la venditrice si è scusata tantissimo - conclude Lojk -, lei vive a Nova Gorica ma ha tantissimi articoli in vendita e non ha visto subito l’errore”. La cosa non è comunque passata inosservata anche in Italia, con alcuni esponenti della maggioranza in Consiglio comunale che hanno denunciato la gaffe sui propri social.

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