l'iniziativa
Michele salvato dal massaggio del collega Giulio, parte un corso Blsd a Capriva

A dare l’input per questo momento celebrativo è stato in realtà il lancio di una nuova edizione del corso Blsd, presso il centro civico sabato prossimo.
Poche ma giuste informazioni possono salvare una vita. Non è un semplice slogan ma un dato di fatto, perché è proprio ciò che è successo la scorsa estate a Capriva del Friuli, dove un giovane che diversi anni prima aveva preso parte a un corso di Primo soccorso è riuscito a tenere in vita un collega a seguito di un malore. E oggi, a distanza di pochi mesi, l’amministrazione comunale del centro isontino ha voluto premiare in una piccola ma sentita cerimonia proprio la prontezza di spirito del soccorritore.
A dare l’input per questo momento celebrativo è stato in realtà il “lancio” di una nuova edizione del corso Blsd, in programma sabato prossimo nello stesso Centro civico: cinque ore di formazione svolte dai formatori di Band of Rescue di Udine e rivolte a una decina di volontari operanti nelle venti associazioni di volontariato attive a Capriva. «L’iniziativa potrebbe essere normale – ha esordito il sindaco Daniele Sergon – ma ha acquisito un valore particolare alla luce di quanto successo, un fatto che ci ha permesso di capire l’importanza di quanto realizzato ormai diverso tempo fa».
Sono infatti trascorsi otto anni da quando l’amministrazione comunale caprivese aveva colto le sollecitazioni di Antonella Bastiani, allora volontaria formatrice della Croce rossa italiana, per organizzare un corso di Primo soccorso destinato a circa quindici volontari tratti da ciascuna delle realtà di volontariato attive nel centro collinare. Un corso rivelatosi vitale per Michele Portelli che, a seguito di un malore, è stato prontamente soccorso dal giovane collega Giulio Tirel, mettendo a frutto le nozioni apprese in quelle ore di formazione.
A spiegare i fatti sono gli stessi protagonisti della vicenda, entrambi impiegati nell’azienda Russiz Superiore. «Ero in cantina, un lunedì di luglio, alle due di pomeriggio. Stavo svolgendo un lavoro piuttosto noioso e venivo spesso interrotto da un collega che mi telefonava per varie indicazioni. A una di queste chiamate non volevo rispondere ma ho pensato che, se mi stava chiamando, un motivo doveva esserci. E infatti mi ha detto di raggiungerlo perchè Michele non stava bene: mi sono reso conto immediatamente che non si trattava di un banale svenimento e così ho chiamato il 112 e, anche sotto la guida degli operatori sanitari, ho iniziato il massaggio cardiaco».
«Sono andato avanti per quindici minuti, fino all’arrivo dell’ambulanza» ricorda Giulio con un filo di agitazione dettato dal ripercorrere l’adrenalina di quei momenti. «Ciò che ricordo è che ero a prendere il caffè con un collega e poi sarei dovuto andare con il furgone a San Floriano: poi ricordo solo il momento in cui, cinque giorni dopo, mi sono svegliato a Monfalcone, dove sono stato portato dopo il ricovero iniziale a Cattinara» afferma emozionato Michele che rassicura i presenti sul proprio stato di salute, gravato a momenti da qualche episodio di maggiore stanchezza.
«Voglio esprimere un ringraziamento all’amministrazione comunale di Capriva che è stata sempre sensibile verso queste tematiche, tanto da aver promosso anche l’educazione sanitaria nelle scuole: e questo nonostante il fatto che l’Italia sia il fanalino di coda nella prevenzione se si pensa che già vent’anni fa in diversi Paesi nel mondo erano diffusi i defibrillatori» ha detto Antonella Bastiani. E a proposito di defibrillatori, Sergon ha annunciato che i tre apparecchi acquistati otto anni fa, al momento ancora chiusi, verranno prossimamente messi a disposizione: mentre è stato già installato il defibrillatore fuori dall’edificio comunale, gli altri due verranno sistemati in corrispondenza della caserma dei carabinieri e all’esterno della farmacia.
Alcune pubblicazioni curate dal Comune sono state donate a Michele Portelli, mentre la bandiera del Friuli è l’omaggio con cui il primo cittadino ha voluto premiare la dedizione alla comunità di Giulio Tirel e Antonella Bastiani. Ad accompagnare i vessilli, queste motivazioni: «Con questo documento vogliamo esprimere il nostro sincero apprezzamento a Giulio Tirel che, salvando una vita umana, ha dimostrato prontezza, determinazione e altruismo, doti non comuni e degne di pubblico riconoscimento» e «con questo documento vogliamo esprimere il nostro sincero apprezzamento a Antonella Bastiani che da molti anni con costanza e determinazione si impegna sul nostro territorio nella diffusione, con ottimi risultati, delle pratiche di primo soccorso».
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