Mercato settimanale, riapre via Oberdan: 44 firme contro la sperimentazione

Mercato settimanale, riapre via Oberdan: 44 firme contro la sperimentazione

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Mercato settimanale, riapre via Oberdan: 44 firme contro la sperimentazione

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 15 Giu 2023
Copertina per Mercato settimanale, riapre via Oberdan: 44 firme contro la sperimentazione

Oggi il tavolo con negozianti, associazioni di categoria e amministrazione. La proposta dell'Ascom di spostare le bancarelle in via Cadorna.

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A Gorizia si riaprirà via Oberdan al traffico, spostando le sette bancarelle che ospita attualmente all’inizio di corso Verdi. Nulla cambia per via Boccaccio. Dopo quasi due ore di confronto, l’acceso incontro di questo pomeriggio tra commercianti, associazione dei venditori ambulanti e amministrazione comunale sul mercato settimanale del giovedì si è chiuso con una prima modifica alla sperimentazione partita la scorsa settimana e che oggi ha avuto la sua seconda prova diretta, provocando già malumori in città.

Sul piede di guerra sono soprattutto i negozianti dell’area coinvolta, tanto che sono state presentate 44 adesioni contrarie all’attuale quadro che prevede una T pedonale per tutta la mattinata. Adesioni trasversali tra via Boccaccio, via Morelli, corso Verdi, via Oberdan, largo 27 marzo e tutto il Mercato coperto. A nome dell’Ascom, il presidente Gianluca Madriz ha portato sul tavolo la proposta di spostare gli ambulanti in via Cadorna, prendendo atto che le alternative su piazza Vittoria e piazza Battisti non sono percorribili.

“In queste due settimane - ha rilevato Madriz, precisando di non voler contrapporre negozianti con ambulanti - abbiamo visto che la convivenza in questa area crea danni reciproci, che penalizzano il mercato in pianta stabile”. A costringere la ridefinizione degli spazi da parte del Comune sono stati i lavori avviati sui Giardini pubblici, che anche dopo il cantiere non potranno ospitare momenti commerciali, e la soluzione iniziale su piazza Battisti ha registrato due ostacoli: l’insufficiente capienza per tutti e la poca appetibilità.

“Abbiamo vissuto troppi spostamenti in questi anni - ha commentato quindi Cristiano Zabbeo della Federazione italiana venditori ambulanti (Fiva) -, abbiamo sempre considerato che il nostro posto è in centro città. In questo momento siamo riusciti a trovare una quadra in questa location”. Al netto dei problemi riscontrati con le ultime postazioni tra via Oberdan e piazza Vittoria, il rappresentate di categoria ha quindi evidenziato come nella giornata di oggi la presenza di clienti sia stata già superiore rispetto alla scorsa settimana.

“Non so se il flusso crescerà - ha precisato - ma l’utenza è contenta”. Replicando a Madriz, Zabbeo non ha espresso particolare simpatia per la sua proposta, anzi ha replicato che “quando eravamo in piazza Battisti, non abbiamo ricevuto alcuna alzata di scudi per aiutarci”. In ogni caso, ha auspicato di poter proseguire nella sperimentazione attuale, prima di intraprendere altre strade. Di parere nettamente opposto è stata la decina di commercianti presente oggi all’incontro al comando di polizia locale, insieme al consigliere delegato Alessio Zorzenon.

Con lui, anche l’assessore alla viabilità, Francesco Del Sordi, e i colleghi alle Attività produttive, Luca Cagliari; e Urbanistica, Chiara Gatta. “Tutto ciò non è sostenibile economicamente” è la posizione di Marco Pellegrini della libreria Faidutti, mentre per il vicino Mauro Bertossi, della gioielleria Orogemma, “in questo modo noi non lavoriamo per 50 giorni all’anno. Quando c’è Gusti di frontiera sappiamo che è per un periodo limitato all’anno, ma così non è possibile”. Zorzenon ha quindi ricordato la natura sperimentale di tutto ciò.

Una “prova” che potrà essere portata avanti per un massimo di quattro mesi, precisa la normativa, prima di passare per il Consiglio comunale per la modifica definitiva. Prima di poter vagliare l’idea di via Cadorna, peraltro, bisognerà interpellare anche le forze dell’ordine e vigili del fuoco per le valutazioni sulla sicurezza. Quella avanzata da Ascom, auspicando anche ulteriori possibili incentivi agli ambulanti - la cui tariffa è stata già scontata del 50% - e una promozione adeguata, è stata sostenuta anche dai negozianti oggi presenti.

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