IL CONVEGNO
Mercato immobiliare: a Gorizia stabili le compravendite
In un convegno i dati sulla provincia. Aumenta l'offerta rispetto al biennio precedente, 300 euro al mq per il nuovo.
Si è tenuto giovedì 28 novembre, al castello di Susans, il convegno organizzato da Confcommercio Udine (settore immobiliare) in cui è stata tracciata la situazione del mercato immobiliare della regione che, in sintesi, ha permesso di rilevare un diffuso aumento delle compravendite, attestate al +5% a Trieste e Pordenone, al +3,5% a Udine, con una situazione di stabilità a Gorizia.
Sono, questi, i dati di sintesi dei quattro presidenti provinciali di Confcommercio Fimaa, Federazione italiana mediatori agenti d’affari. Nelle loro relazioni, a margine del convegno organizzato con il sostegno della Regione e della Camera di Commercio Pn-Ud, si rilevano anche informazioni sui prezzi al metro quadro che, per quanto riguarda la provincia di Gorizia, si mantengono stabili.
Anche i valori di compravendita dell'usato sono sostanzialmente stabili o con un lieve ribasso: nella zona del Monfalconese continua a verificarsi un considerevole numero di compravendite tra stranieri grazie al cantiere navale che, nel bene e nel male, da sempre tiene viva questa zona. In merito a Grado il mercato è chiaramente a sé, porta i prezzi più alti della provincia e il prezzo è molto vicino alla richiesta soprattutto se il pezzo è di qualità.
Il capoluogo risulta stabile con un buono slancio in vista del 2025 e le transazioni sono multietniche visto il prezzo comunque abbordabile. I valori del nuovo sono attestabili intorno ai 3.000 euro al mq, mentre sull'usato siamo a 1.500 al mq.
In merito all'offerta, si nota un aumento rispetto al biennio precedente. Per quanto riguarda le locazioni in merito all'abitativo, insiste una scarsa disponibilità probabilmente dovuta alle locazioni brevi che al momento sono ben viste. Il commerciale è poco richiesto e l'offerta è vasta, soprattutto nei centri storici dei paesi.
I dati sono stati illustrati da Michele Cati, presidente provinciale Confcommercio Fimaa, intervenuto all’incontro cui erano presenti il vicepresidente nazionale di Confcommercio e presidente della Camera di Commercio Pn-Ud Giovanni Da Pozzo, l’Executive Board Member di Nomisma Luca Dondi dall’Orologio, l’Head of Banking Research Intesa San Paolo Elisa Coletti e il presidente nazionale Confcommercio Fimaa Santino Taverna.
«Il settore immobiliare, pilastro del terziario, continua a operare con la forza della sua professionalità e competenza», ha sottolineato Da Pozzo nel ricordare che «su 100mila imprese attive in Friuli Venezia Giulia, circa 20mila sono legare al mondo delle costruzioni. L’impegno, ora, sarà quello di comprendere i grandi cambiamenti all’interno dell’economia e della società».
«Dopo la battuta d’arresto dello scorso anno imputabile a fattori esogeni – ha quindi spiegato Dondi dall’Orologio –, il mercato immobiliare è nelle condizioni di riprendere la strada della crescita, sfruttando condizioni di accesso al credito che stanno tornando ad essere meno penalizzanti e selettive».
«Il costo del finanziamento per l’acquisto della casa in diminuzione e ulteriori probabili tagli della BCE ai tassi di riferimento – ha spiegato da parte sua Coletti – ci inducono a vedere positivamente le prospettive dei mutui e il loro supporto al settore immobiliare residenziale. I tassi in calo e il miglioramento delle prospettive del mercato residenziale stanno guidando l’aumento della domanda di mutui, attesa in accelerazione in questi ultimi mesi dell’anno. I flussi di nuovi mutui hanno infatti invertito la rotta, tornando a crescere dal secondo trimestre 2024, così come le compravendite residenziali, anch’esse registrate in aumento la scorsa primavera».
Chiudendo i lavori, il presidente nazionale Taverna si è rivolto alla platea degli agenti rimarcando come «in un mercato in costante evoluzione, come si è ben compreso negli anni della pandemia, la riduzione dei nuclei familiari e l’aumento di componenti over 60 sono elementi di cui la categoria dovrà tenere conto».
Il numero delle compravendite immobiliari, ha infine riassunto Taverna citando i dati di una recente indagine Confcommercio Fimaa, «ha ripreso quota nella parte centrale del 2024 e chiuderà l’anno praticamente agli stessi livelli del precedente, con 710mila transazioni. In positivo anche l’andamento dei prezzi (+2,6%), su cui incide in parte il trend delle case nuove. Le locazioni invece caleranno del 2,5% a causa della scarsa offerta, ma questo fattore determinerà anche un aumento dell’importo dei canoni».
Nella foto, Santino Taverna e Giovanni Da Pozzo
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