La mensa entrata in fabbrica, quella rivoluzione del lavoro a Monfalcone

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il convegno

La mensa entrata in fabbrica, quella rivoluzione del lavoro a Monfalcone

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 26 Mag 2023
Copertina per La mensa entrata in fabbrica, quella rivoluzione del lavoro a Monfalcone

Diversi professionisti hanno approfondito il tema parlando di storia e del benessere aziendale da diversi punti di vista, all'Europalace Hotel.

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Quello di oggi, all'Europalace Hotel di Monfalcone, è stato un pomeriggio ricco di attività e di approfondimenti vissuto attraverso il convegno studi dal titolo “Il cibo e le mense aziendali delle grandi fabbriche del Novecento”. Per questa occasione diversi professionisti hanno approfondito il tema parlando di storia e del benessere aziendale da diversi punti di vista. L'evento è stato organizzato dal Comune di Monfalcone assieme al MuCa, Consorzio Culturale del Monfalconese e all’Ecomuseo Territori Genti e memorie tra Carso e Isonzo.

Il tutto in collaborazione con l'Associazione Archivio Storico Olivetti, Fondazione Ansaldo, Fondazione Dalmine, Fondazione Fincantieri, Fondazione ISEC, Fondazione Pirelli. Ad aprire i lavori, è stato l'assessore alla cultura Luca Fasano che ha definito la giornata di studio "un viatico eccezionale" in vista del quarto Memofestival che avrà luogo in piazzetta Esposti Amianto dal 21 al 25 giugno. "Il tema è particolare - dice Fasan - va custodito. Ho dei ricordi di vissuti familiari legati alla mensa del posto di lavoro di mio padre. Dalla mensa nascevano i rapporti sociali, erano un momento di incontro che veniva poi vissuto e raccontato in famiglia".

"È un momento di confronto - sono le parole del direttore del Ccm Roberto Del Grande - che permette di mettere in rete una serie di collaborazioni tra Muca, Consorzio ed Ecomuseo e Comune". Il primo intervento è stato quello dell'ingegner Edino Valcovich, esperto di archeologia industriale. "Discutere delle mense storiche - spiega Valcovich - è fondamentale vista la presenza del cantiere navale nato nel 1908 con il villaggio di Panzano che ha visto la sua piena espansione nel 1927, diventando una piccola città modello progettata da Dante Fornasir".

Valcovich ha quindi spiegato che all’interno del quartiere operaio, nei primi anni del Novecento, in una specifica area - la cosidetta Agraria - si prevedeva la produzione di carni di varia qualità, uova ed ortaggi vari. Con lo sviluppo dell’attività dello stabilimento, nel secondo dopoguerra si arrivò alla realizzazione di una mensa aziendale, così come fecero gran parte delle grandi industrie italiane. Si trattò di una nuova dimensione sociale e dell’organizzazione del lavoro completamente mutata e che andrebbe collocata nell’alveo delle richieste sociali delle organizzazioni sindacali in un quadro di richieste ormai diventati di carattere nazionale.

Attraverso la proiezione di alcune foto storiche, l’ingegnere ha documentato i mutamenti delle mense nel tempo fino al 1945. “La mensa è un microcosmo dentro al quale si trova la storia di un paese, di una comunità”. Ad affermarlo è stato Giorgio Bigatti direttore della Fondazione Isec ch fu ospite di Monfalcone già negli anni '80 e porta ancora dentro di sé i ricordi del Centro Polivalente di Monfalcone e della mensa Ansaldo di cui fu ospite durante il suo soggiorno in città. Al tavolo con Bigatti erano presenti la dottoressa Silvia Giugno, responsabile archivistica della Fondazione Dalmine e la dottoressa Carolina Lussana vicepresidente della Fondazione.

Le due esperte hanno illustrato i lavoro necessario per la realizzazione della mostra che racconta le origini e trasformazioni del consumo del pasto nelle industrie italiane dai primi del ‘900 agli anni ’60. Fotografie, oggetti, filmati, documenti, testimonianze illustrano spazi, attrezzature, modalità, momenti del consumo del pasto in reparti, refettori e mense. Una ricostruzione corale che, partendo dalla città industriale di Dalmine, si dipana in altri storici territori industriali del nostro Paese, illustrando il cambiamento delle condizioni di lavoro nel corso del ‘900. Un progetto itinerante per valorizzare i patrimoni archivistici delle imprese e dei territori.

La giovane dottoressa Beatrice Carabelli ha relazionato sulle conquiste ottenute in tema di Welfare aziendale. La contestazione dell’autorità industriale in fabbrica, le nuove lotte sociali e la crescita delle organizzazioni operaie fecero maturare il bisogno di nuove aperture da parte dei datori di lavoro per i propri dipendenti. Tra questi primi progressi sono da annoverare appunto le mense aziendali. Attraverso un breve excursus della storia delle mense, dalle prime in Ansaldo fino alle grandi mense in Italsider, si vuole analizzare il ruolo delle mense viste non solo come luogo di convivialità ma di consolidamento della coscienza operaia“.

Gli spazi mensa sono un tassello tangibile della visione olistica di Adriano Olivetti per coniugare impresa e benessere sociale.“ sono state le parole dell’architetto Beatrice Coda Negozio che ha incentrato il suo intervento sull’aspetto della convivialità. In collegamento da Milano, la dottoressa Mila Forlani referente per le iniziative della Fondazione Pirelli ha affermato: “La storia delle mense e dell’attenzione al benessere dei dipendenti va di pari passo con l’evoluzione delle abitudini alimentari, dentro un mondo che cambia nei costumi e nei consumi”.

A chiudere gli interventi è stato il dottor Michele Filippo Fontefrancesco, ricercatore di antropologia culturale. Fontefrancesco, ha spiegato che la comunicazione approfondisce il ruolo della pausa pranzo inteso come “momento di costruzione comunitaria” all'interno del mondo del lavoro creando un momento di condivisione alimentare e culturale tra i lavoratori. In particolare, guarda alla nascita della pausa pranzo moderna in Italia nell'ambito dei fenomeni di migrazione che rivoluzionarono la società del boom economico, e alle esigenze espresse da un mondo che si faceva industriale, quindi volgendo l'attenzione al quadro delle necessità contemporanee che sono rivolte al comparto della ristorazione collettiva.

Al termine di tutti gli interventi, alle 18.30, è stata inaugurata la mostra "Pausa pranzo. Cibo, industria e lavoro nel '900" che attraverso foto d'autore, filmati, oggetti e documenti tratti da archivi industriali, ricostruisce uno spaccato storico della cultura industriale del '900 a Monfalcone. L' esposizione è stata realizzata in collaborazione con Fondazione Dalmine e Fondazione Isec. Alle 19, ha avuto luogo la passeggiata culturale al Vilaggio Operaio di Panzano seguita da una breve visita al Museo della Cantieristica.

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