Meloni interviene sul caso Monfalcone, Moretti: «Toni ben diversi da Cisint»

Meloni interviene sul caso Monfalcone, Moretti: «Toni ben diversi da Cisint»

la replica

Meloni interviene sul caso Monfalcone, Moretti: «Toni ben diversi da Cisint»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 05 Gen 2024
Copertina per Meloni interviene sul caso Monfalcone, Moretti: «Toni ben diversi da Cisint»

Il capogruppo in Consiglio regionale del Pd, Diego Moretti, ribatte alla premier: «Da sindaca Cisint toni ben diversi e insopportabili in questi mesi».

Condividi
Tempo di lettura

«Il tono delle parole della presidente del Consiglio sono istituzionali, ben diverse dai toni alti e divisivi portati avanti in questi mesi dalla sindaca Cisint sul tema dell’islamizzazione». A dirlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, rispetto alle parole di Meloni in conferenza stampa di ieri sulla questione Monfalcone e islamizzazione.

«Le parole di Meloni - prosegue il dem - non affermano nulla di eccezionale: ogni cittadino deve rispettare le leggi dello Stato in cui risiede, senza attenuanti rispetto la sua provenienza, quale essa sia. Dalla Sindaca Cisint, invece, negli ultimi mesi ci sono stati toni ben diversi e insopportabili. Quella che dovrebbe essere il sindaco di tutti, nel dibattito pubblico è risultata essere sempre più divisiva e provocatoria, in particolare subito dopo le prime indiscrezioni su una sua possibile candidatura alle Europee».

«In questo modo ha alimentato la cultura della diffidenza e della divisione tra le comunità della città, rappresentando una Monfalcone che non esiste, se non per chi ha interesse a esasperare toni e divisioni, altro che “Modello Monfalcone”».

«Ci saremmo aspettati in questi giorni dalla sindaca - conclude il consigliere - un abbassamento dei toni per il bene stesso di Monfalcone, eppure questo non è successo. Anche i ringraziamenti a Meloni da parte di Cisint sono strumentali: se la sindaca è a conoscenza di reati come spose bambine o matrimoni combinati, se dovesse avere riscontri veri e non "si dice", si attivi con le autorità di pubblica sicurezza e quelle giudiziarie e non con i giornali o le agenzie».

«Il solito consigliere regionale del Pd Diego Moretti, sempre pronto ad andare contro gli interessi della città, se la prende con le dichiarazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha condiviso le nostre preoccupazioni del “caso Monfalcone”» è la pronta replica di Cisint, che aggiunge: «Si rassegni, perché le tante esperienze che da tutta Italia mi vengono rappresentate confermano quanto il "caso Monfalcone" non sia un esempio isolato ma risponda alla logica di una volontà di islamizzazione diffusa a livello nazionale».

Per la prima cittadina, «il nodo è rappresentato dal rifiuto da parte di queste comunità islamiche di ogni percorso di integrazione assieme alla mancata disponibilità ad obbedire, onorare e sostenere le leggi italiane, così come dovrebbe fare chiunque vive nel nostro Paese. Nei loro comportamenti prevale una cultura estranea alle nostre basi di convivenza civile e di rispetto dei diritti umani e delle persone, specie nei confronti delle donne».

«In questo contesto non è accettabile che i centri islamici - che mascherano vere e proprie moschee - possano operare al di fuori della legalità e della sicurezza e si deve pretendere lo svolgimento delle prediche in lingua italiana, la tracciabilità dei finanziamenti per la costruzione dei luoghi di culto e la dimostrazione dell'assenza di collegamenti con organizzazioni integraliste e terroriste. Èquesto il senso della mia battaglia che punta a promuovere i nostri valori e il rispetto della nostra dignità e libertà» conclude il sindaco.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione