Medea interviene sui 300 gradini di Sant'Antonio, scalinata dissestata

Medea interviene sui 300 gradini di Sant'Antonio, scalinata dissestata

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Medea interviene sui 300 gradini di Sant'Antonio, scalinata dissestata

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 04 Lug 2023
Copertina per Medea interviene sui 300 gradini di Sant'Antonio, scalinata dissestata

Affidati i lavori che partiranno a breve, sarà ripulita la vegetazione che fiancheggia la scalinata e rifatto l'accesso carraio alla chiesa. Opera da 260mila euro.

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Prenderanno il via nei prossimi mesi i lavori di ristrutturazione della scalinata che conduce alla chiesa di Sant’Antonio, nel parco del Colle di Medea. Si tratta di un intervento atteso e non più prorogabile dato l’ampio dissesto dell’acciottolato. Come ha dichiarato il sindaco Igor Godeas, i lavori avranno inizio fra fine agosto e inizio settembre: determinanti, per il buon esito della ristrutturazione, risultano infatti le temperature che non devono essere né eccessivamente calde né troppo rigide.

Nel dettaglio, verranno sistemati i gradini della scalinata senza snaturarla dal suo aspetto originario: per questo motivo le fughe fra le pietre (verrà recuperato l’acciottolato attuale) verranno realizzate con un collante scuro per non risultare troppo invasive. Verrà inoltre ripulita la vegetazione che fiancheggia la scalinata e si provvederà al rifacimento dell’accesso carraio alla chiesa, in particolare la parte attualmente in porfido verrà ampliata fino a comprendere anche il tratto asfaltato per un esito maggiormente omogeneo.

I lavori saranno affidati alla ditta Giannino Di Betta di Nimis e per l’intervento si ricorrerà a dei fondi regionali, 200mila euro da un contributo diretto e altri 60mila da uno sulla viabilità. Difficile al momento indicare una data finale per i lavori per i quali saranno effettuati dei sopralluoghi intermedi in modo da capire come procedere, cautele motivate anche dalla portata storica della scalinata. Gli oltre trecento gradini che la compongono risalgono infatti all’inizio dell’Ottocento.

Sono stati realizzati dai fratelli Biagio e Antonio Martinis fra il 1815 e il 1821 per essere poi risistemati negli anni Cinquanta e in anni più recenti. «Attualmente – afferma il sindaco - la scalinata risulta essere molto pericolosa ed è per questo che abbiamo deciso per un intervento d’urgenza. Peraltro si tratta di una zona molto caratteristica a cui la comunità è particolarmente legata. L’importanza della ristrutturazione risiede anche nel fatto che la gradinata è inserita nel Cammino Celeste e quindi è ancor più importante preservarla con cura».

Foto Cammino Celeste

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