Maxi-deposito di rifiuti illeciti a Mossa, ora il Comune chiede i danni ai responsabili dell'ex Bartolini

Maxi-deposito di rifiuti illeciti a Mossa, ora il Comune chiede i danni ai responsabili dell'ex Bartolini

Si costituirà parte civile

Maxi-deposito di rifiuti illeciti a Mossa, ora il Comune chiede i danni ai responsabili dell'ex Bartolini

Di Redazione • Pubblicato il 18 Dic 2020
Copertina per Maxi-deposito di rifiuti illeciti a Mossa, ora il Comune chiede i danni ai responsabili dell'ex Bartolini

L'amministrazione guidata da Emanuela Russian si costituirà parte civile dopo il rinvenimento di 4.500 tonnellate di rifiuti.

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Il Comune di Mossa - guidato dalla sindaca Emanuela Russian - si costituirà parte civile nel processo nei confronti dei responsabili dello smaltimento di 4.500 tonnellate di rifiuti nell'area ex Bartolini. Pochi giorni fa, l'amministrazione comunale ha infatti incaricato un avvocato di Trieste per seguire la vicenda, che sarà portata davanti al giudice in sede di processo penale. I fatti risalgono a maggio, quando il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri portarono alla luce un maxi-deposito di scarti plastici, stockati in un capannone industriale e provenienti da un impianto di recupero di una società del bellunese e da un'area dismessa a Borovnica, in Slovenia. L'ipotesi di reato è traffico illecito di rifiuti a carattere transnazionale, portando all'esecuzione di sei ordinanze di custodia cautelare nelle province di Gorizia, Napoli e Belluno da parte di carabinieri e guardia di finanza. Ancora non noti i tempi dell'iter processuale. L'amministrazione locale dibatterà per ottenere un risarcimento dai danni d'immagine subiti, nonché per il danno ambietale e il deprezzamento dell'area in termini patrimoniali.

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