Massimiliano Finazzer Flory rilegge Dante con ‘Dall'italiano, luce nel mondo’

Massimiliano Finazzer Flory rilegge Dante con ‘Dall'italiano, luce nel mondo’

L’INIZIATIVA

Massimiliano Finazzer Flory rilegge Dante con ‘Dall'italiano, luce nel mondo’

Di REDAZIONE • Pubblicato il 23 Giu 2025
Copertina per Massimiliano Finazzer Flory rilegge Dante con ‘Dall'italiano, luce nel mondo’

Il viaggio letterario di venerdì 27 giugno alle 19 si terrà nella cornice della Sala degli specchi di Palazzo Lantieri in piazza Sant’Antonio.

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Con l’iniziativa della Società Nazionale Dante Alighieri e con il patrocinio del Giubileo 2025, in collaborazione con il Ministero del Turismo, nasce la volontà di recuperare il territorio e l’alleanza tra turismo e cultura. Il nostro tempo, infatti, sembra essere solo quello dell’assoluto presente. Eppure, la tradizione è indispensabile. Se vogliamo recuperare la rete dei rapporti che legano i padri ai figli. Ma soprattutto la “vocazione” culturale della lingua. Un’identità che alimenti indotto di conoscenza e comunicazione, per indurre e favorire il marketing del territorio di Gorizia e il ricco patrimonio storico, partendo da Dante e dai valori incarnati nel sommo poeta e trasmessi dal suo capolavoro la Divina Commedia. Per una poesia in movimento, in dialogo con i luoghi d’Italia attraversando il paesaggio, l’architettura e l’urbanistica della città che ha molto ancora da insegnare all’Europa.

Si tratta, dunque, di fare “sistema” tra territorio e letteratura, tra storia ed eventi, tra paesaggio e poesia, tra cultura e turismo. Nasce così “Dante per i borghi, viaggio favoloso nell’Italia che c’è”. A introdurre il viaggio tra le stelle perdute, indicate e ritrovate saranno l’assessore alal cultura ed eventi culturali del Comune di Gorizia, Fabrizio Oreti, e Antonia Blasina Miseri, presidente del Comitato di Gorizia della Società Dante Alighieri.
Da qui parte l’iniziativa che, venerdì 27 giugno, alle 19, vedrà la cornice della Sala degli specchi di Palazzo Lantieri, a Gorizia, in piazza Sant’Antonio, diventare luogo per ricreare la poesia e l’avanguardia di Dante. La lettura teatralizzata sarà a cura di Massimiliano Finazzer Flory e durerà un’ora. L’evento è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza.

In uno storico palazzo, un’antica storia che ha voglia di una nuova Italia, di poesia…. per offrire visibilità e partecipazione a un “Italsimpatia” che crede alla sua Lingua anche spirituale. Con la lettura ad hoc di una selezione dei canti della Divina Commedia trasversale tra le tre cantiche con un filo rosso diversificato a partire dalla storia e dall’estetica del paesaggio, interpretata dal regista e attore Massimiliano Finazzer Flory che per la Cerimonia Inaugurale dell’84° Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri, a Roma al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha recitato un brano tratto da “La lingua italiana” di A. Manzoni.

Piazza Sant'Antonio che è un simbolo della città che incarna lo spirito di Gorizia e rappresenta un perfetto connubio tra storia, cultura e comunità. La cui area era un tempo occupata dal convento francescano dei frati Minori, sorto a partire dal XIII secolo e fondato da Sant'Antonio da Padova, da cui deriva anche il nome della piazza.«La rassegna “La scuola è finita!”, curata da Massimiliano Finazzer Flory sulla figura di Michelstaedter, ci ha dimostrato come, seppur ora siamo con Nova Gorica sul tetto d’Europa, abbiamo una lunga storia da poter vantare. Con collaborazioni come queste Gorizia dialoga con realtà come Milano e la cornice di Palazzo Lantieri è unica nella quale Dante non si può dimenticare», così Oreti nella conferenza stampa di presentazione, questa mattina nella Sala Bianca del Municipio di Gorizia.  «Abbiamo raggiunto la 15esima tappa, una per regione d’Italia, ma solo il Friuli Venezia Giulia ne ha due», ha raccontato Finazzer Flory.

«Non solo a Palazzo Lantieri vi è una raffigurazione rinascimentale della Divina Commedia ma a Gorizia, il conte Enrico II, sposa una Beatrice, figlia di Gherardo III da Camino, ammirato da Dante e da lui citato nella Commedia. Il progetto nazionale ci porta a chiederci se Enrico II sapesse dell’esistenza di Dante e che la sua opera principale si ispira proprio a una Beatrice. Vero è che Gorizia ha un grande collegamento con il Sommo Poeta. Che Dante su una carta geopolitica dell’epoca sapesse dove era collocata Gorizia e che tipo di ruolo giocasse all’epoca è sicuro». Per Finazzer Flory l’occasione è unica «per ritonificarci e rinsaldare la nostra lingua. La selezione di testi, dall’inferno al purgatorio fino al paradiso, seguirà il filo rosso delle stelle, quelle perse, quelle indicate e quelle ritrovate». Il percorso è iniziato a novembre e si concluderà in Sardegna il 18 luglio. «Questa è una tappa europea che dedico non solo a Gorizia e al territorio ma anche agli amici sloveni che spero partecipino e possano apprezzare assieme a noi la poetica e la politica di Dante».



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