Marina Julia, si arrampica sulla ringhiera del pontile e si tuffa: sanzionato un giovane fintosi minorenne

Gli viene comminata una multa da 200 euro e segnalazione per false dichiarazioni. La Polizia Locale rafforza i controlli sul litorale.

Nell’ambito della quotidiana attività di presidio e controllo svolta dalla Polizia Locale di Monfalcone lungo sul litorale cittadino, nei giorni scorsi gli agenti hanno accertato un comportamento pericoloso da parte di un giovane che, dopo essersi arrampicato sulla ringhiera del pontile, si è tuffato in acqua.Una condotta che, contravvenendo a quanto opportunamente segnalato con appositi cartelli posizionati lungo la passerella, viola l’ordinanza n. 2 del dirigente dell’Area Urbanistica ed Edilizia Privata, che disciplina il corretto utilizzo del pontile al fine di garantire la sicurezza dei bagnanti e di tutti i fruitori della spiaggia. Raggiunto dagli agenti, il giovane ha inizialmente dichiarato false generalità, affermando di essere minorenne. Gli accertamenti successivi hanno però permesso di appurare che si trattava in realtà di un maggiorenne, che è stato quindi sanzionato con una multa di 200 euro per la violazione dell’ordinanza e sarà segnalato alle autorità competenti per le false dichiarazioni rese.

«La presenza costante della Polizia locale sul nostro litorale – commenta il consigliere incaricato alla sicurezza Anna Maria Cisint – è fondamentale per tutelare la sicurezza dei cittadini e prevenire comportamenti potenzialmente pericolosi. Ringraziamo gli agenti per l’intervento tempestivo e per l’attenzione con cui svolgono quotidianamente il loro lavoro a servizio della comunità. Rinnoviamo l’invito ai bagnanti, in particolare ai più giovani, a rispettare le norme di sicurezza, soprattutto in aree sensibili come le spiagge, e a collaborare con le forze dell’ordine per garantire un ambiente sicuro e sereno per tutti. Le spiagge devono essere un luogo di svago, ma anche di rispetto delle regole, ed è importante che tutti comprendano l’importanza di comportamenti responsabili, anche per non mettere a rischio la propria incolumità e quella degli altri».

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