Mancano alberghi e b&b a Gorizia, primo nodo verso la Capitale 2025

Mancano alberghi e b&b a Gorizia, primo nodo verso la Capitale 2025

il vertice

Mancano alberghi e b&b a Gorizia, primo nodo verso la Capitale 2025

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 26 Nov 2021
Copertina per Mancano alberghi e b&b a Gorizia, primo nodo verso la Capitale 2025

Il punto sull'accoglienza in città e nel resto del territorio. Dal 2022 un palinsesto convidiso in regione.

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Prende sempre più ritmo la macchina organizzativa dei preparativi per la Capitale europea della cultura 2025. Questa mattina, nel palazzo dell’ex Provincia di Gorizia, si è radunato il tavolo di coordinamento italiano per fare il quadro della situazione e preparare le prossime mosse già dai primi mesi del 2022. Un percorso che passa inevitabilmente per l’offerta ricettiva, attualmente insufficiente per reggere l’arrivo di migliaia di turisti come ci si attende. Su questo, è stato lungo il confronto con l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli.

Seppur con l’assenza dell’assessore al Turismo per motivi legati ai lavori di giunta, Sergio Emidio Bini, si è delineata l’attuale disponibilità in città. Si contano 300 posti letto tra bed&breakfast e hotel, ma sono attese nuove aperture e riaperture nei prossimi mesi, tra cui l’Excelsior in piazza Sant’Antonio nel prossimo febbraio, unico a 4 stelle. Ci sarà anche lo storico albergo-ristorante Nanut di via Trieste, così come quello in piazza della Transalpina che tornerà a nuova vita. Nel conto, il sindaco Rodolfo Ziberna ha posto anche il Palazzo degli Stati provinciali.

L’attuale sede della Questura verrà liberata verso la fine del prossimo anno e su di lei ci sarebbe già l’idea di trasformarla in ostello, attraverso un privato. In ogni caso, questo sarà comunque l’ultimo tassello in uno scenario che potrà riguardare anche gli 800 appartamenti sfitti in città. Come suggerito dal nuovo direttore di Promoturismo, Antonio Bravo, questi potrebbero essere portati sul mercato delle case vacanze, anche con servizi collegati. Aspetto cruciale sarà il come prenotare, facendo in modo che il fatturato rimanga sul territorio e non a colossi esteri.

Dal canto suo, il primo cittadino ha ripotato di un incontro - insieme all’omologo di Nova Gorica, Klemen Miklavič - con un’azienda hi-tech per creare un’app condivisa tra le due città. Uno strumento che dovrà essere utile non solo a livello culturale, ma anche per accedere a prenotazioni e servizi, nella visione di Ziberna. Guardando a un campo più largo, il lavoro sulla ricettività dovrà essere esteso anche a tutto il resto del territorio, puntando proprio su ricadute estese a tutta la regione nel 2025 e non solo, così da ampliare l’offerta e le soluzioni.

Guardando all’aspetto prettamente culturale, Gibelli ha annunciato che già dal 2022 sarà avviato un palinsesto in tutto il Friuli Venezia Giulia dedicato a Gorizia. I diversi operatori del settore sono stati accolti nei giorni scorsi dall’assessore, facendo il punto per capire come avviare il percorso da qui all’evento internazionale. Un percorso che si affiancherà a quanto già accadrà tra il capoluogo e la controparte slovena, mentre i rapporti di coordinamento dovranno vedere a breve l’ingresso del nuovo direttore del Gect: martedì verrà pubblicato il nuovo bando.

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