I malumori alla candidatura di Sergon, Rivolt: chiarezza a Capriva

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I malumori alla candidatura di Sergon, Rivolt: chiarezza a Capriva

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 16 Ott 2022
Copertina per I malumori alla candidatura di Sergon, Rivolt: chiarezza a Capriva

Il giovane esponente della maggioranza sostiene il sindaco, ma non la candidatura alle regionali.

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L’uscita di qualche giorno fa del sindaco di Capriva, Daniele Sergon, non ha lasciato indifferente la politica locale. Il primo cittadino ha infatti dato la propria disponibilità a correre alle prossime regionali nella “lista del presidente”, ossia la compagine civica ma comunque di area centrodestra che si sta formando attorno al nome di Massimiliano Fedriga. Il suo nome era già nell’aria da tempo, dopo aver annunciato la propria adesione a Progetto Fvg, anch’esso a sostegno dell’attuale presidente della Regione.

Se in quell’occasione era stato il Pd a muovere critiche, questa volta la voce che si alza dal consiglio comunale è quella di Marco Rivolt. Il giovane esponente della maggioranza, appena 23enne, è stato il secondo più votato della lista “Proposta per Capriva” raccogliendo nel 2019 ben 91 preferenze, prendendo posizione a titolo personale sulla vicenda. Lo ha fatto in un lungo post, dal titolo abbastanza eloquente: “Facciamo chiarezza”. Frase rivolta in parte verso i propri concittadini, dopo le dichiarazioni apparse sui media.

È però anche un appello diretto verso il suo stesso sindaco. “Come successe per l’adesione a Progetto Fvg - così Rivolt, attualmente a Madrid in Erasmus -, anche in questa occasione la maggioranza consiliare non è stata coinvolta nelle scelte del sindaco. Le spiegazioni sono state date solo a seguito di input interni, tra i quali quelli del sottoscritto”. Scelte personali, rimarca, “ma con importanti ed evidenti ripercussioni politiche”, anche se il supporto della maggioranza non è mai venuto meno né si espressa in modo contrario.

Da qui l’esigenza sentita dal giovane amministratore ai dettagli, perché “i cittadini caprivesi non si meritano di essere meri spettatori passivi”. Ha così ricordato l’ultimo appuntamento elettorale comunale, nel quale “una parte dei nostri compaesani, che ha scelto convintamente di sostenere i candidati e i punti programmatici della lista Proposta per Capriva, abbia visto nel nostro gruppo un’affidabile alternativa civica al centrodestra, seduto ora tra i banchi dell’opposizione consiliare caprivese, ancorché ormai divisa tra gruppi civici e dichiarati tali”.

Civismo che, secondo Rivolt, viene messo in discussione dalla presa di posizione di Sergon. Con una presa di posizione: “Non ho alcuna tessera di partito e rimango fedele al patto civico fatto per questo mandato con i colleghi consiglieri, lo stesso Sindaco e i cittadini. Tuttavia, il paese merita di sapere se c’è ancora qualcuno all’interno del Consiglio comunale che si proclami civico con sensibilità nell’area del centrosinistra, perché mi accorgo che dall’esterno pare esserci un vuoto di rappresentanza di questo sentimento. Io gioco a carte scoperte e dico: ci sono”.

Nella sua lunga e approfondita disamina, l’esponente di Proposta rileva come “ormai tutto vale tutto e non c’è più alcun principio chiaro, civico o politico che sia. Manca un faro che guidi le politiche locali: è tutto troppo opaco. Se la politica vuole di nuovo parlare ai giovani deve puntare sulla coerenza e la trasparenza, non su tentennamenti e ambivalenze. La mia non è una battaglia ideologica, bensì ideale”. In ogni caso, “il sostegno a Sergon come sindaco della nostra Capriva non è in discussione, perché entrambi abbiamo in mano la stessa bussola”.

Questa altro non è che “il programma civico con cui ci siamo presentati ai caprivesi nel 2019. Al contrario, pur continuando a nutrire stima nella sua persona, devo prendere le distanze dal suo percorso politico a livello regionale, proprio perché la nuova direzione politica che ha deciso di intraprendere è diversa da quella civica caprivese, che invece condividiamo”. Che la sua sia una voce minoritaria, lo conferma lo stesso Rivolt: “Mi sento una voce -fioca- nel deserto delle opinioni. Scelgo comunque di mantenere fede ai miei principi”.

L’appello alla chiarezza non vuole essere diviso, ha quindi concluso il consigliere, bensì “non è il momento delle divisioni perché ci sono importanti sfide che dobbiamo affrontare. Nondimeno, sono convinto che le amministrazioni vincenti non siano quelle formate da yes-men, bensì da persone che rilevino le questioni spinose -anche intestine- e le mettano sul tavolo”. Dal canto suo, il capo della giunta - in questi giorni fuori Capriva - ha deciso di convocare il gruppo di maggioranza a stretto giro “e come sono sempre abituato ne parleremo assieme”.

Nella foto, da sinistra a destra: Marco Rivolt e Daniele Sergon

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