Luoghi per le preghiere musulmane a Monfalcone, spunta l'opzione Bocciodromo

Luoghi per le preghiere musulmane a Monfalcone, spunta l'opzione Bocciodromo

LE ALTERNATIVE

Luoghi per le preghiere musulmane a Monfalcone, spunta l'opzione Bocciodromo

Di S.F. • Pubblicato il 27 Mar 2024
Copertina per Luoghi per le preghiere musulmane a Monfalcone, spunta l'opzione Bocciodromo

A seguito della ricognizione e dell’istruttoria degli uffici, l'amministrazione ha individuato i siti che avranno valenza temporanea e provvisoria.

Condividi
Tempo di lettura

La «leale collaborazione» è stata avviata a Monfalcone entro i sette giorni previsti dai decreti del Consiglio di Stato e attraverso “la formula” resa nota ieri dal Comune, che ha ritenuto «esso debba essere svolto in forma epistolare proprio perché il contraddittorio richiede la necessaria certezza e chiarezza nella interlocuzione delle rispettive posizioni». Come comunicato, «a seguito della ricognizione e dell’istruttoria da parte dei competenti uffici» il Comune «ha individuato i siti, che avranno valenza temporanea e provvisoria “nelle more dell’udienza di merito”, nel rispetto dell’ambito temporale indicato dal provvedimento».

Da piazza della Repubblica viene ribadito che «i due Centri islamici hanno continuato a utilizzare in palese violazione alle disposizioni i locali situati in via Duca d’Aosta e in via don Fanin a fini di culto». Per questo l’ente richiama – ancora una volta - le due associazioni «all’ottemperanza dell’ordinanza collegiale adottata dal Consiglio di Stato che ha confermato di fatto le ordinanze del Comune che erano intervenute per garantire nei due centri l’applicazione delle norme urbanistiche, e quelle della sicurezza e incolumità pubblica, in quanto tali luoghi non possono essere trasformati in moschee».

«Per quanto concerne l’individuazione di siti alternativi provvisori ove praticare l’attività di culto – continua la missiva comunale - non corrisponde al vero che quelli indicati siano “ubicati in punti del tutto defilati e periferici che risultano pressoché irraggiungibili per gli associati". Essi rispondono pienamente ai criteri di essere siti dignitosi, collocati in posti vicini e in luoghi facilmente raggiungibili come di seguito specificato». Per quanto riguarda l’area Parco Giochi sita nei pressi della Salita alla Rocca, dal municipio si fa sapere che «Si tratta di un’area in pieno centro cittadino adiacente al parcheggio alla base della salita alla Rocca e posta in vicinanza della piazza della Repubblica».

«L’area dista 500 metri dalla piazza e a 800 metri dai due Centri ed è raggiungibile a piedi in pochi minuti – specifica l’amministrazione - non corrisponde al vero quindi che questo sito sia irraggiungibile per gli associati dei centri culturali. Presso l’area è presente un ampio parcheggio dotato di illuminazione pubblica e nell'adiacente area a prato è presente una piattaforma pavimentata in cemento (che può essere facilmente attrezzata con fari per l’illuminazione serale). È dotata di attrezzature per parco giochi, abitualmente frequentato anche dalle famiglie degli stessi associati».

«Si tratta, dunque, di un sito del centro cittadino, facilmente raggiungibile e assolutamente dignitoso e curato e dove è inoltre possibile l’installazione di gazebo e tensostrutture di facile rimozione per l’uso dell’area in caso di pioggia, oltre a bagni chimici». Sull’area del parcheggio delle Terme Romane, viene data questa descrizione «costituito da un’ampia area pavimentata con mattonelle autobloccanti, dotata di illuminazione pubblica, sulla quale anche in questo caso è possibile l’installazione di gazebo, tensostrutture provvisorie e bagni chimici. Il sito si può raggiungere agevolmente dal centro, è ben servito con linea urbana di bus (tempo di percorrenza 16 minuti con frequenza ogni 15 minuti) ed è raggiungibile anche in bicicletta sostanzialmente nello stesso tempo».

«Quindi si tratta di un sito facilmente raggiungibile, accessibile, dignitoso e curato». Secondo il tavolo tecnico, le altre alternative sono scarsssime «nessuna delle strutture pubbliche aggregative del territorio può assolvere alle richieste dei Centri Culturali islamici, in quanto utilizzate costantemente dalle associazioni sportive, dalle scuole, da altre organizzazioni oppure dal Comune stesso, pertanto non disponibili».

L’unica eccezione, come sito alternativo provvisorio, potrebbe essere «la struttura denominata “Bocciodromo” sito in via Callisto Cosulich, attualmente in gestione alla società Ar Fincantieri e per il quale, naturalmente, andranno assunti tutti gli adempimenti di legge, quelli assicurativi e quelli relativi alla sicurezza e al mantenimento dell’integrità del terreno dei campi da gioco». Appresa la comunicazione, le associazioni musulmane si stanno confrontando. «Sono in corso delle valutazioni – dichiara l’avvocato difensore dei Centri, Vincenzo Latorraca – domani, senz'altro, daranno riscontro».

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione