il frutto
Lisa e la sua 'bambina' da 250 chili, quella zucca nata a Turriaco

La storia nasce da una piccola gara tra vicini, in tutto sono serviti sei mesi di lavoro per la produzione per la 'bambina'.
È ormai diventata la mascotte di via Roma, a Turriaco. Almeno di quella porzione che va dall’incrocio con la Strada provinciale 1 al Parco dell’Isonzo. Parliamo della “super-zucca” da 250 chili che è cresciuta nell’azienda agricola Lisa De Cecco e che, in questi giorni, sta facendo bella mostra di sé nel cortile del numero civico 66. La storia nasce da una piccola gara tra vicini.
Il nonno di Lisa, Vittorio, già proprietario di un’azienda agricola nello stesso civico, aveva iniziato scherzosamente a seminare alcune zucche ornamentali dalle dimensioni decisamente fuori dal comune con il vicino, Egidio Clemente, medico di medicina generale in pensione. In breve, la gara è diventata motivo per collaborare nella produzione che, quest’anno, ha toccato appunto i 250 chili. “Prossimo anno trecento!”, scherzano all’ombra vicino alla zucca. Vittorio e Anna, una vita assieme, ne hanno passate e si divertono a raccontare assieme a Lisa, la nipote, ed Egidio, il vicino.
L’altr’anno la zucca più grande pesava 230 chili. Anna ha scavato una piccola fossa per consentire alla zucca di crescere meglio mentre Vittorio ha aiutato con l’irrigazione. Lisa, impegnata anche nella produzione di frutta e verdura per l’azienda, si dice soddisfatta e ora porterà la grande zucca in esposizione prima a Cividale, domenica 8, e poi a San Martino di Terzo d’Aquileia il 15 ottobre. In tutto, sei mesi di lavoro per la produzione: “All’inizio in pochi la notavano, ora sta diventando una piccola attrazione”, conferma Lisa.
A oggi la zucca non ha un nome, “non ci abbiamo pensato, io l’ho soprannominata ‘la bambina’ per dividerla dalle altre più piccole che vendiamo”. Sia per mera decorazione che per essere intagliate per la festa di Halloween, le zucche son ormai quasi già pronte, di vario colore, forma e peso. Tornando alla “bambina”, il seme è stato piantato il 10 aprile 2023 e in sei mesi ha guadagnato gli oltre due quintali: “Una cura costante, la bagniamo tre volte al giorno e controlliamo costantemente come sta, soprattutto che non marcisca prima di essere raccolta. Ormai è un misto tra il gioco e il divertimento”, confida Lisa.
Quest’anno, tra l’altro, la zucca ha dovuto combattere contro pioggia, vento, grandine e in questo è stata aiutata da una copertura realizzata da nonno Vittorio. Lisa, invece, da una decina d’anni si occupa di produrre frutta e verdura nell’azienda agricola che porta il suo nome. “Ho proseguito quanto iniziato dai nonni che avevano alcune vacche appena ho terminato la scuola”, conclude Lisa. Una passione per la terra che si vede negli occhi nel tenore della voce.
Per ora è certo solo che, terminato il ‘tour’ della zucca gigante, i suoi semi saranno conservati per essere seminati il prossimo anno e dar vita a un’altra generazione. Chissà che questa superi, come sperato, i trecento chili.
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