i riconoscimenti
L'impegno nel sociale, Brancati vince il Premio dei patroni di Gorizia

Premi anche a Enzo Bevilacqua, storico presidente della Camera di commercio, e alla Croce verde goriziana.
È Mario Brancati il vincitore del 22esimo Premio “Ss. Ilario e Taziano - Città di Gorizia”, che ogni anno viene attribuito a un goriziano che ha portato lustro alla città. Proprio il legame anagrafico, che prevede l’essere nato qui o quantomeno esservi residente, è stato oggetto di una revisione da parte della commissione valutatrice - composta da amministrazione locale, Arcidiocesi, Camera di commercio, Consorzio universitario e Fondazione Carigo - per ampliare l’onorificenza anche a chi ha operato per la città, senza esserne cittadino.
Il 16 marzo, presso Palazzo De Bassa in passaggio Edlinger, il titolo verrà consegnato all’attuale presidente provinciale dell’Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale (Anffas), nonché storico esponente della Democrazia cristiana regionale. Nato in riva all’Isonzo nel 1938, è stato dapprima insegnante di scuola elementare, prima di intraprendere la carriera politica, partendo come consigliere comunale e quindi assessore al commercio e alla vigilanza urbana nella seconda metà degli anni Settanta.
Nel 1978 arriva l’elezione in Regione, dove veste i panni del presidente della Commissione istruzione fino al 1983. Quello’anno diventò assessore regionale al turismo, quindi al lavoro e assistenza sociale fino al 1988, quando assunse la delega alla sanità. Numerose le cariche assunte nel corso degli anni, tra cui quella dal 1994 come consigliere nazionale dell’Anffas e presidente della Consulta regionale delle associazioni dei disabili dal 2008 al 2013 e dal 2018 ad oggi. Un ruolo, il suo, che ha avuto effetti non in regione ma in tutta Italia.
Come sottolineato dal sindaco, Rodolfo Ziberna, grazie al lavoro fatto in campo legislativo per quanto riguarda disabilità e assistenza sanitaria “la legislazione nazionale ha pescato a piene mani da quella del Friuli Venezia Giulia”. Il suo operato, ha quindi evidenziato il presidente della Carigo, Alberto Bergamin, è stato anche come “padre della legge cha istituito il 118 e ha creato gli ambiti socio-assistenziali, che sono stati un modello per l’Italia. Ha rappresentato Gorizia nelle istituzione e un modello della cultura cristiano-democratica”.
Oltre a Brancati, la commissione ha deciso di consegnare altri due riconoscimenti a Enzo Bevilacqua, storico presidente della Camera di commercio di Gorizia dal 1986 al ’98, e alla Croce verde goriziana, che quest’anno compie 100 anni. Il primo, in particolare, riceverà il titolo per l’impegno profuso per portare in città l’università. Natio di San Per d'Isonzo, il dirigente è stato in prima fila per convincere l’ateneo di Trieste ad investire qui: “Se oggi abbiamo la Casa dello studente e l’università - così Ziberna - lo dobbiamo principalmente a lui”.
L’associazione di pronto soccorso, invece, è parte integrante della vita goriziana. Fondata nel 1922 da Lelio Baggiani, che verrà incarcerato nel maggio 1945 e non tornerà più. L’organizzazione, però, non si fermò e nel 1970 inaugurò la sede attuale in via Crispi. Come ricordato dal primo cittadino, i suoi operatori partirono immediatamente la notte di quel 6 maggio 1976 per soccorrere le persone rimaste coinvolte nel terremoto del Friuli. Nel 2017, la sede è stata ristrutturata grazie al contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia.
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