‘Like a bird’ lancia una mappa dei giovani per Gorizia e Nova Gorica

‘Like a bird’ lancia una mappa dei giovani per Gorizia e Nova Gorica

L'INIZIATIVA

‘Like a bird’ lancia una mappa dei giovani per Gorizia e Nova Gorica

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 07 Mag 2025
Copertina per ‘Like a bird’ lancia una mappa dei giovani per Gorizia e Nova Gorica

Il progetto ha coinvolto i ragazzi della “Ascoli” e della “Štrukelj” in una passeggiata transfrontaliera alla scoperta dei luoghi cari ai ragazzi. Previsto per l’autunno un manuale bilingue.

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«Free as a bird», cantavano i Beatles negli anni Settanta, mentre nel video di Joe Pytka un uccello vola oltre la finestra per (ri)scoprire la libertà. Ed è nel segno della passeggiata a ridosso del confine, nell’intento di unire le due città di Nova Gorica e Gorizia senza barriere o muri, che questa mattina si è svolta la giornata conclusiva del progetto “Like a bird”, nell’ambito della Čezmejna Igriva Arhitektura – Architettura Giocosa Transfrontaliera.

Un progetto promosso da Interreg che ha coinvolto la scuola media “Graziadio Isaia Ascoli” di Gorizia e la “Milojka Štrukelj” di Nova Gorica, che ha visto la partecipazione di una sessantina di allievi. «Si tratta di un piccolo progetto – spiega la referente Antonietta Vitolo dalla “Ascoli” - promosso dal Centro di architettura di Lubiana. Sulla falsariga di quelli già realizzati dal Centro, si è pensato di coinvolgere gli studenti delle due città, i quali hanno svolto un incontro insieme e due separati. Durante le attività hanno costruito un percorso della propria città relativo ai luoghi che considerano importanti, non belli architettonicamente, ma luoghi del cuore».

Dopo una prima fase - caratterizzata da una breve formazione rivolta a insegnanti italiani e sloveni - l’Istituto per la formazione in Architettura, Spazio e Design ha proposto quattro laboratori di Architettura Giocosa, sfociati nella realizzazione di vere e proprie “mappe del cuore”. Biblioteche, spazi ricreativi o semplicemente le panchine sulle quali sedersi a gustare il gelato: questi e molti altri ancora sono i luoghi cari ai ragazzi, che insieme agli insegnanti sono stati guidati in un lavoro di approfondimento sul disegno urbano. «C’è stato un lavoro sull’architettura in senso lato – prosegue - in cui si è spiegato che cos’è un architetto e cosa s’intende per “architettura”, ma anche come avviene la percezione dello spazio cittadino, lavorando sulla sfera sensoriale presso l’Xcenter».

Uno spazio che i ragazzi hanno sperimentato attraverso l’uso di specchi o soltanto bendati, concentrandosi sulla percezione dei materiali al tatto, cui è seguita la costruzione della mappa. Con la duplice finalità di realizzare un manuale – assisiti dai propri docenti - e al contempo farsi da ciceroni nelle rispettive città. «Siamo partiti alle nove da Borgo Castello – racconta Vitolo – per poi scendere lungo via Rastello». Un percorso che si è snodato oltre la statua di Michelstaedter per soffermarsi sulla caratteristica via Cocevia e sulla panchina di via Rastello fino a scendere verso il teatro Verdi. Fra i luoghi prediletti dai ragazzi italiani spicca poi la palestra “Stella Mattutina”, il vecchio spazio per le cabine telefoniche e i Giardini pubblici, oltre al meraviglioso parco di Villa Coronini.

Non mancano inoltre locali in cui assaporare una buona pizza o un gelato, come la celebre “Tarantella” o la gelateria “La girandola”. Complici le condizioni meteo, che hanno regalato una tregua dalla pioggia di primavera, i ragazzi hanno oltrepassato piazza Vittoria per svoltare verso la sinagoga della silenziosa via Ascoli, dirigendosi verso la piazza Transalpina/Trg Evrope. «Nel manuale, al quale anche gli insegnanti potranno aggiungere il proprio contributo, verrà illustrato come si percepisce lo spazio – così la referente della “Ascoli” – ma anche quali sono i punti di fragilità delle proprie città, o ciò che si spera possano essere».

Una riflessione sullo spazio cittadino transfrontaliero, già affrontata nel mese di febbraio durante gli incontri formativi dedicati agli insegnanti. Nella Trg Evrope i ruoli si sono capovolti, così che gli studenti sloveni hanno mostrato agli omologhi italiani i propri siti del cuore. Oltre all’edificio in Art Nouveau della Železniška Postaja - il più antico di Nova Gorica – i luoghi sulla mappa di Nova Gorica comprendono il monastero di Kostanjevica, il Pot ob Kornu - con il sentiero di recente qualificato lungo il torrente – e innumerevoli altri, fra cui la palestra di Erjavčeva ulica, il Parco sportivo di Bazoviška ulica, la pineta di via Grčna e l’Eda center.

«Si tratta di un progetto promosso da architetti sloveni – precisa la coordinatrice della “Štrukelj” – con l’intenzione di promuovere l’architettura fra i giovani, affinché osservino con occhi diversi la città. Non tanto per l’aspetto storico, quanto per i posti in cui hanno il piacere di ritrovarsi. Abbiamo visitato punti d’importanza storica, ma soprattutto aree in cui i ragazzi amano stare, collegati a odori e sensazioni. Con l’obiettivo di prestare attenzione alle piccole cose che di solito sfuggono. Di solito, quando si visita una città, si osservano gli edifici descritti in una guida turistica. Mentre il contributo dei giovani sarà quello di offrire uno punto di vista differente, proponendo posti in cui amano stare e che non sono di solito descritti nelle guide. Fra i luoghi scelti dai nostri ragazzi, quello vicino al Corno, accanto ai campi sportivi, dove possono stare all’aperto. Oppure il Borov gozdiček, che è il boschetto dietro il comune».

La passeggiata si è conclusa negli spazi dell’Xcenter, dove i ragazzi hanno ricevuto gli attestati di partecipazione. Prevista per l’autunno la presentazione del manuale bilingue, che conterrà anche riflessioni e spunti proposti dagli insegnanti. L’auspicio è che lo sguardo autentico della giovinezza possa promuovere le due città e unirle in un unico sentimento di amicizia.  

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