Libri per affrontare la vita, successo in Europa per una 62enne di Mariano

Libri per affrontare la vita, successo in Europa per una 62enne di Mariano

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Libri per affrontare la vita, successo in Europa per una 62enne di Mariano

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 15 Set 2021
Copertina per Libri per affrontare la vita, successo in Europa per una 62enne di Mariano

La scrittrice ha ottenuto un notevole successo, premiata anche in Svizzera. Le storie raccolte in anni di lavoro.

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La passione per la scrittura era rimasta assopita per anni. Per Orietta Bosch (nella foto), 62enne di Mariano del Friuli, la riscoperta di questo amore è avvenuta in risposta al tragico lutto che l’ha investita quando è venuto a mancare suo figlio Simone. Da allora, la donna ha riempito pagine di inchiostro, venendo pubblicata e recensita con grande interesse non solo in Italia ma anche all’estero. Grazie al suo libro di esordio “Viaggiando nell’ignoto”, infatti, è stata insignita della menzione d’onore al Switzerland Literary Prize, titolo tradotto anche in inglese.

“Ho lasciato in beneficenza i ricavati a una scuola in Africa - racconta l’autrice - perché se si riesce a regalare cultura, si possono avere persone migliori”. Il primo contratto con una casa editrice lo ha firmato nell’agosto 2019, subito dopo essere andata in pensione e dopo una vita spesa al distretto sanitario di Cormons. “Ho conosciuto molte persone in ospedale in questi anni e mi raccontavano le loro storie. Le ho tenute nel cassetto, finché non è arrivata l’occasione di dargli forma. È così nato “Fà che non sia troppo tardi per chiedere scusa” (Albatros).

Volume uscito 2020, è seguito “Anna” (Cpl Livorno) ossia la storia di sua suocera, che ripercorre le vicende del Friuli dal 1933 ad oggi. “Me l’ha chiesto lei di scrivere quel volume - spiega - per dire ai ragazzi che, se hanno rispetto e volontà e non perdono i propri principi, possono superare tutto”. L’ultima opera data alle stampe invece è “Giulia. In fuga da sé stessa”, che sarà presentatoa breve a Noale, in Veneto, mentre il primo ottobre farà la sua comparsa al festival del libro di Pisa: è la storia di una ragazza con un segreto.

È un mistero che nemmeno lei conosceva, fino a quando non scopre di essere stata adottata. Anche in questo caso, i personaggi sono reali, nati dai racconti degli stessi protagonisti. “Non sono un’intellettuale - precisa Bosch - e sono libri che piacciono al popolo, non a una limitata cerchia”. A spronare la scrittrice nell’andare avanti è stato soprattutto il suo primo titolo, che ha avuto un successo tale da essere distribuito nei Paesi anglosassoni dall’Eurobook di Londra: “In questo momento è al festival del libro di New York e ha avuto successo a quello di Lugano”.

In cantiere ora ha già un’altra fatica letteraria, pronta ad uscire per Natale, mentre è al lavoro su una seconda che vedrà la luce nel 2022. Una realtà in cui la 62enne è entrata dopo la propria tragedia familiare: “Ho cominciato dopo quel dolore che non si può spiegare. Ho visto mio figlio per quattro anni, scrivevo tutto quello che mi diceva e molte cose sono accadute. Volevo dare speranza a chi ha perso una persona cara come me, perché finché si è vivi anche l’altra persona lo è”. Uno sprone che ha funzionato, con storie condivise anche su internet.

Il libro su cui ora è impegnata racconterà l'esodo dall'Istria: "Sono partita da un vecchio baule che ho ritrovato, con dentro diverse immagini e mappe. C'era l'immagine di una sposa, insieme a una quindicina di disegni, insieme a una cartina dell'Istria". Tra queste carte, anche la scena di un carro con dei bauli, simbolo della fuga degli italiani da quelle terre: "Ho molti amici che sono esuli e li sto intervistando. Con quelle testimonianze, sto costruendo una storia. Mi sono documentata per non scrivere errori e non dimenticare. Mi aiuta a ricostruire un'altra vita".

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