È lecito continuare a interrogarsi sul bilinguismo a Ronchi dei Legionari

È lecito continuare a interrogarsi sul bilinguismo a Ronchi dei Legionari

La lettera

È lecito continuare a interrogarsi sul bilinguismo a Ronchi dei Legionari

Di Renato Antonini • Pubblicato il 24 Ott 2021
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Ci scrive Renato Antonini con una missiva dal titolo 'peperino' sul bilinguismo nella città bisiaca dopo aver visionato la lettera del censimento.

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È in corso in Italia un censimento campione, che avrà d'ora in poi cadenza annuale. Un mio amico, residente a Ronchi dei Legionari, ha ricevuto una lettera in sloveno ed italiano con un depliant solo in lingua slovena, nella quale viene invitato a rispondere alle domande. Il mio amico, nel ricevere questa lettera inviata dallo Stato italiano, è rimasto dapprima stupito e poi, addirittura, indignato.

È molto incerto se rispondere o meno ai quesiti e, penso, che questa perplessità sarà condivisa anche da altri ronchigini. Comunque sia come sia, rispondere al censimento è obbligatorio.

Il bilinguismo è stato introdotto a Ronchi dei Legionari senza coinvolgere in alcun modo la popolazione.

Come racconto dettagliatamente nel mio recente libro “Memorie di un segnalatore seriale”, il bilinguismo visivo è stato attivato a Ronchi dei Legionari senza tener conto di quanto previsto in alcuni punti essenziali dalle leggi di tutela della minoranza. La sua introduzione ha suscitato fra le altre anche le reazioni negative di cittadini di origine slovena.

Aggiungo ancora che, storicamente, circa la presenza della minoranza slovena a Ronchi i dati noti più vecchi risalgono ai censimenti austriaci e risultano di 0 sloveni contro una popolazione di 1586 italiani nel 1857, mentre nel 1910 la popolazione di lingua slovena era di 3 unità contro una popolazione di lingua italiana di 2233 persone.

Venendo ai nostri giorni nel corso degli anni le votazioni comunali, provinciali e politiche della lista Unione slovena hanno dato come risultati percentuali valori che vanno dallo 0,3 all'1 %, cioè numeri molto modesti che escludono la presenza di una comunità slovena a Ronchi dei Legionari.

Quindi, è lecito continuare ad interrogarsi sul perché del bilinguismo a Ronchi dei Legionari. 


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