Lettere - Questa è la possibilità di rendere Gorizia e Nova Gorica modello di città europea aperta

Lettere - Questa è la possibilità di rendere Gorizia e Nova Gorica modello di città europea aperta

La lettera

Lettere - Questa è la possibilità di rendere Gorizia e Nova Gorica modello di città europea aperta

Di Marilisa Bombi • Pubblicato il 22 Mar 2025
Copertina per Lettere - Questa è la possibilità di rendere Gorizia e Nova Gorica modello di città europea aperta

Ci scrive Marilisa Bombi lanciando la necessità di «far emergere da Gorizia una voce europea nuova».

Condividi
Tempo di lettura

Caro Direttore,
ho letto con interesse e condivisione l’intervento di Paolo Mieli a proposito di Go!2025 sulla stampa locale. Le sue parole toccano un punto essenziale: Gorizia, per storia, identità e posizione, non può permettersi un ruolo marginale nell’anno in cui si presenta all’Europa come Capitale della Cultura.
Mieli ha ragione nel dire che finora mancano iniziative clamorose, capaci di attirare l’attenzione nazionale e internazionale. Gorizia è una città dal profilo discreto, forse troppo. Eppure, proprio la sua storia complessa, fatta di confini mobili, di convivenze difficili e di memorie stratificate, potrebbe fare di lei un simbolo europeo della riconciliazione, della pluralità e della convivenza.
È il momento di agire. Serve un’iniziativa forte, chiara, autorevole. Un grande convegno internazionale, come suggerito da Mieli, potrebbe rappresentare il cuore simbolico e politico di Go!2025: non un evento celebrativo, ma una vera riflessione pubblica sul futuro dell’Europa, a partire dalla storia concreta di questa città di frontiera. Un’occasione per mettere a confronto storici, pensatori, leader culturali e istituzionali, e far emergere da Gorizia una voce nuova nel dibattito europeo.
Le Università di Trieste e di Lubiana, insieme alle istituzioni locali e transfrontaliere, potrebbero coordinare l’organizzazione di un evento capace di lasciare un’eredità culturale e politica duratura. Un’iniziativa di questo tipo richiede visione e sinergia, ma le competenze e le risorse esistono: è il momento di metterle in rete e dare corpo a un progetto ambizioso e all’altezza della sfida.
È vero che a Gorizia ogni giorno si svolgono moltissimi eventi, alcuni dei quali di grande valore. Ma troppo spesso questi rimangono invisibili agli occhi dei visitatori, che arrivano in città già con un programma prestabilito, senza conoscere l’offerta culturale locale. Manca una cabina di regia, una comunicazione integrata, una proposta che sappia connettere i singoli eventi in un racconto coerente e riconoscibile. Anche per questo, un grande appuntamento internazionale potrebbe fungere da catalizzatore, attirando attenzione e dando visibilità a ciò che già esiste.
In gioco non c’è solo l’immagine di Gorizia e Nova Gorica, ma la possibilità di trasformare Go!2025 in un’occasione reale di rilancio culturale e politico, e di costruire un modello di città europea aperta, inclusiva, consapevole della propria storia e proiettata verso il futuro.
Il tempo stringe. Serve visione, coraggio e — soprattutto — volontà politica.
Cordiali saluti e grazie per l'attenzione
Marilisa Bombi 


Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione