LA LETTERA
Lettere – Acqua sicura o rischio per la salute pubblica? «Un diritto non procrastinabile»

Tra ritardi e silenzi sulla presenza di tubi in cemento amianto, il consigliere comunale Angelo Panarito chiede di fare chiarezza. «Tutta la politica dia un contributo concreto a questa iniziativa».
Ci scrive il consigliere comunale staranzanese di Libertà e Moderazione Raffaele Panarito facendo riferimento alle discussioni politiche in corso su IrisAcqua e sulle aggregazioni delle partecipate. L’autore intende quindi richiamare l’attenzione sulla preoccupazione per la sicurezza di questo bene primario che arriva nelle case di tutti, ancora proveniente da tubature in cemento-amianto. Per Panarito comunica che nonostante le segnalazioni e le richieste di intervento, l'ente gestore non ha ancora fornito risposte chiare sulla possibile contaminazione da asbesto. Richieste dunque un'azione immediata e la massima chiarezza sulla situazione. S.F.
Mentre si continuano a leggere prese di posizione politiche e ricorsi per la nomina dell'amministratore unico di IrisAcqua (sinistra) e si assiste a convegni con personaggi politici di rilievo regionale e nazionale sulle aggregazioni delle partecipate a Gorizia (destra), i cittadini della nostra provincia attendono di sapere dall'ente gestore se l'acqua che entra nelle loro case, condotta da tubature in cemento-amianto, sia contaminata dal noto minerale (asbesto) e se possieda tutte le caratteristiche normative per essere definita potabile e sicura al 100% per la salute umana.
Il primo dicembre scorso, la signora Patrizia Socci, di Gorizia, scriveva al vostro giornale denunciando la tardiva e preoccupante situazione della sostituzione delle obsolete tubature in cemento-amianto a Gorizia. Nella sua denuncia, metteva in relazione la presenza di amianto con l'alto tasso di malattie oncologiche registrate nel territorio goriziano. Alcuni giorni fa, anche Marino Visintini, referente dell’Osservatorio Civico contro le illegalità del Friuli Venezia Giulia di Udine, ha pubblicato su questa testata una lettera in cui evidenziava la tardiva presa di coscienza da parte dell'ente gestore dell'acqua, interrogandosi sul perché non si riesca a sostituire le vecchie condotte per salvaguardare la salute dei cittadini.
Da alcune ricerche effettuate su riviste come ONA e siti nazionali emergono notizie contrastanti riguardo alle tubature in questione. Proprio per questo è arrivato il momento di fare chiarezza su un problema che, qualora confermato, necessiterebbe di un intervento immediato. Chiamo a raccolta tutte le parti politiche del territorio isontino affinché diano un contributo concreto a questa iniziativa.
Il sottoscritto, consigliere comunale di Staranzano, in data 24 gennaio 2025, ai sensi dell'art. 11 dello statuto comunale, ha richiesto la convocazione della commissione speciale (partecipate) per incontrare il Direttore Generale di IrisAcqua e discutere della programmazione e sostituzione delle condotte idriche in cemento-amianto a Staranzano, interventi prima sospesi e poi definitivamente annullati. Dal confronto con il dirigente si sarebbe potuto e dovuto dissipare il carico di dubbi e preoccupazioni che attanaglia molti cittadini della provincia. A tutt'oggi, però, non ho ricevuto alcuna notizia in merito, né sono in grado di indicare la data dell'incontro o se questo avverrà. Si tratta di un aspetto fondamentale e di un diritto che ritengo non procrastinabile: la salute dei cittadini. È giusto e doveroso che siano informati.
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