LA REPLICA
Lettera del Sapol al Comune, il centrosinistra: «La delega alla sicurezza ritorni nelle mani competenti dell’assessore Garritani»

Atteso per martedì primo luglio il tavolo di conciliazione in Prefettura. I consiglieri di minoranza denunciano la situazione «sfuggita di mano». «Fasan del tutto assente sul tema».
La notizia della proclamazione dello stato di agitazione da parte del Sindacato autonomo Polizia Locale FVG S.A.Po.L. e la richiesta di intervento all’autorità Prefettizia, con la riunione obbligatoria di conciliazione convocata per martedì prossimo in Prefettura a Gorizia preoccupa i consiglieri comunali monfalconesi del Pd e la lita civica Insieme con Moretti. «Lo stesso contenuto della lettera sindacale, dettagliata nell’elencazione delle tante criticità legate alla gestione e agli indirizzi politici non sempre coerenti del Corpo, fa pensare come il sistema della sicurezza monfalconese, al di là delle parole e della propaganda, fa acqua da tutte le parti ed evidenzia responsabilità politiche precise – scrivono Diego Moretti, Lucia Giurissa, Bhuiyan Sani e Michela Percuzzi - di fronte a funzioni e compiti ben distinti tra Forze dell’Ordine statali e Polizia Locale comunale, in primis va ribadita la necessità di collaborazione e coordinamento, senza voglie di supremazie sicuritarie del tutto inutili, anzi dannose».
Per il capogruppo Moretti, «se le segnalazioni riportate dai segretari del sindacato corrispondono al vero, cioè minacce disciplinari, pressioni indebite, carichi di lavoro sproporzionati, difficoltà nella fruizione dei diritti fondamentali come pause o permessi, siamo di fronte a una situazione grave, totalmente sfuggita di mano all’amministrazione e che richiede risposte veloci e trasparenti da parte della medesima». Preoccupazioni e riserve anche sulle lacune in termini di sicurezza e sulle carenze della formazione degli addetti. «Proprio ieri Giovanni Sammito del Siulp ha ben spiegato come l’impiego di Taser e arma da fuoco richiedono preparazione ed addestramento notevole e intenso, maggiore di quanto fin qui ricevuto dagli addetti al Corpo monfalconese» aggiungono i consiglieri.
Riferimenti poi anche al «clima lavorativo assolutamente negativo, confermato dal turnover elevatissimo». Tuti fattori che, sempre secondo gli esponenti di minoranza, «dovrebbero far riflettere in primis il sindaco Fasan del tutto assente sul tema, se non per la solita dichiarazione stile compitino sulla necessità di un deciso cambio di marcia». «Assistiamo alle solite minacce, alle solita propaganda della collega Cisint, che liquida la lettera del SAPoL come “strumentale”, minacciando non si sa quali “azioni legali”, in puro stile intimidatorio nei confronti del sindacato, facendo denotare rapporti molto tesi – continua la nota congiunta- sarebbe invece auspicabile che, in un contesto delicato come quello della sicurezza urbana e della gestione del territorio, si operi non alimentando un clima lavorativo pesante».
«Vedremo se l’incontro di martedì prossimo riuscirà ad aprire un confronto costruttivo nell’interesse della città. Ecco perché riteniamo che la delega alla sicurezza ritorni nelle mani dell’assessore Garritani, al quale la stessa organizzazione sindacale ha riconosciuto competenza, conoscenza del territorio, equilibrio nella gestione dei rapporti personali e istituzionali, togliendola a chi materialmente ha difficoltà a svolgerla e il cui unico obiettivo è esasperare le tensioni. Come consiglieri comunali seri e responsabili, su un tema così delicato, vigileremo e pretenderemo dal sindaco trasparenza e non silenzi imbarazzati».
Foto d’archivio Il Goriziano
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