IN CONSIGLIO REGIONALE
Legge di assestamento Fvg, passano cinque emendamenti a firma Bullian

Al centro minori stranieri non accompagnati, cultura e contributi per la cura delle colonie feline. Accolti anche due ordini del giorno, «direzione giusta ma pesano le bocciature».
Sono cinque gli emendamenti a sua prima firma approvati e due gli ordini del giorno accolti in Regione in occasione della discussione della Legge di Assestamento: risultati di cui Enrico Bullian, consigliere di Patto per l’Autonomia-Civica Fvg, si dichiara «parzialmente soddisfatto», ponendo l’accento sugli emendamenti che sono stati invece respinti, «tre bocciature gravi e difficili da comprendere».
Andando con ordine, i cinque emendamenti che sono stati approvati in Consiglio regionale riguardano i temi dei minori stranieri non accompagnati, la cultura, i contributi alle colonie feline e i parchi culturali. Sulla discussa questione dei minori stranieri non accompagnati, il limite al numero massimo di ospiti per le nuove strutture viene fissato a un massimo di 49 per centro – cifra fissata tenendo conto del fatto che le maggiori criticità finora riscontrate provengono dalle strutture più grandi e numerose.
In campo culturale, è stata approvata la pubblicazione di un volume monografico sull’ex Amideria Chiozza di Ruda per il suo valore archeologico-industriale: lo stabilimento verrà studiato nelle sue caratteristiche strutturali, storiche e culturali. Approvata anche la realizzazione di un ciclo di conferenze aperte al pubblico sulla storia del Fvg dall’epoca romana fino al secondo dopoguerra, che sarà co-organizzato dagli atenei di Udine e Trieste.
Per quanto riguarda i parchi storico-culturali, è stato stabilito che il bando in uscita relativo ad investimenti finalizzati al loro allestimento debba prevedere che le associazioni coinvolte possano vedersi riconosciute le spese sostenute a partire dal primo gennaio di quest’anno. Infine, il contributo massimo alle associazioni per le spese di attività di cura, sostentamento e sterilizzazione delle colonie feline – fermo dal 2012 – ha visto un aumento da 5mila e 6mila euro.
I due ordini del giorno avanzati da Bullian e accolti durante la discussione riguardano invece l’istituzione di un tavolo regionale consultivo per definire percorsi formativi destinati ai proprietari di cani potenzialmente pericolosi e il collocamento mirato nelle aziende sanitarie regionali. «Attualmente – sottolinea Bullian – vi sono più di 600 posti scoperti per le assunzioni di persone con disabilità all’interno delle Aziende sanitarie regionali, assunzioni previste obbligatoriamente ai sensi della legge 68/1999. L’ordine del giorno intende sollecitare le Aziende sanitarie a colmare progressivamente il divario esistente nelle assunzioni da effettuare mediante collocamento mirato, anche individuando eventuali azioni da porre in essere da parte dell'Amministrazione regionale a supporto di tale finalità».
Sono tutti e tre di rilievo, sottolinea Bullian, gli emendamenti presentati e invece respinti. Il primo riguardava un contributo per finanziare uno studio sociologico sulla popolazione di Monfalcone e del Mandamento finalizzato ad analizzare nuove dinamiche sociali e orientare efficaci politiche di coesione. Il secondo consisteva in una richiesta di finanziamento di 3 milioni da destinare ai Comuni sotto i 10mila abitanti per l’acquisto di macchinari e attrezzature, al fine di internalizzare diverse attività manutentive a carico degli Enti: di questi sono arrivati solo 600mila euro, insufficienti per rispondere alle esigenze di un centinaio di comuni, precisa il consigliere di Patto per l’Autonomia.
Infine, è stato respinto l’emendamento che promuoveva il protocollo di qualità CasaClima come strumento chiave per la transizione ecologica nel settore edilizio, con incentivi e un tavolo tecnico con Ape Fvg e gli ordini professionali, ispirato alla Legge provinciale 9/2018 di Bolzano. «Continueremo a lavorare presentando proposte serie e innovative, mettendo al centro i territori e il bene comune – conclude Bullian - serve però più apertura, anche nel riconoscere il valore delle proposte provenienti dall’opposizione».
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