Lavoro, prevenzione e sostenibilità: il Pd chiama i cittadini a Monfalcone

Lavoro, prevenzione e sostenibilità: il Pd chiama i cittadini a Monfalcone

L'INCONTRO

Lavoro, prevenzione e sostenibilità: il Pd chiama i cittadini a Monfalcone

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 12 Gen 2024
Copertina per Lavoro, prevenzione e sostenibilità: il Pd chiama i cittadini a Monfalcone

Si parlerà di dignità, prevenzione dalle malattie professionali e di sicurezza da garantire in ogni fase lavorativa. Appuntamento domani alle 10.

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Il circolo del Partito democratico di Monfalcone, in collaborazione con la federazione provinciale e la segreteria regionale, ha organizzato per domani mattina un dibattito pubblico dal titolo “Lavoro dignitoso e Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. “Parleremo di lavoro dignitoso come obiettivo primario dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – sono le parole della capogruppo in consiglio comunale, Lucia Giurissa - che non può prescindere dalla prevenzione sistemica delle malattie professionali e dalla sicurezza che deve essere garantita a ciascun lavoratore in ogni fase lavorativa”.

A riguardo degli obiettivi in vista del 2030, la dem Giurissa cita anche le parole dell’ex segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon, che sulle tematiche affermò "Intervengono sulla necessità che tutti gli esseri umani siano in grado di vivere una vita dignitosa libera da povertà, fame e diseguaglianze, per far si che tutti gli uomini e tutte le donne, le ragazze e i ragazzi siano in grado di sviluppare appieno il proprio potenziale. Questi obiettivi impegnano tutti noi ad essere cittadini del mondo responsabili, che si prendono cura dei meno fortunati".

L’incontro avrà luogo dalle 10 alle 12 al bar “Il Carso in Corso” di corso del Popolo. Interverranno: Lucia Giurissa del locale circolo, Nicola Delli Qaudri della segreteria regionale, i consiglieri regionali Diego Moretti e Laura Fasiolo, gli ex esposti amianto Franco Buttignon e Luigino Francovig, la segretaria provinciale Sara Vito e Marco Ghinelli. “Il vissuto della comunità di Monfalcone sarà un punto di partenza per ragionare di tutele necessarie, di prospettive a medio e a lungo termine – continua Giurissa - e di nuovi livelli di consapevolezza dei rischi correlati ai lavori più o meno usuranti e rischiosi”.

“Si tratta quindi di mettere a tema ancora una volta la questione sociale che deve essere trattata in modo organico e sinergico prendendo seriamente i vari aspetti del problema – conclude la dem - dalla mappatura dei siti, alla sorveglianza e la prevenzione sanitaria, alla dignità nell’assistenza medica e psicologica agli ex esposti, ai malati e loro familiari, allo smaltimento del materiale, alle bonifiche e le informazioni ai cittadini, per finire alla formazione degli operatori, tutte azioni previste dal Piano Nazionale Amianto che ormai ha più di 10 anni”.

Foto d'archivio (Marco Zanolla)

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