IL DOCUMENTO
Lavoro, legalità e modelli produttivi, Cisint scrive a prefetto e Cgil

Nella lettera, l’europarlamentare chiede il rispetto delle regole e della dignità dei lavoratori. Focus su reclutamento e sicurezza.
Dopo l’audizione in Regione e a seguito dell'annuncio della visita di giovedì 7 novemmbre del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi allo stabilimento Fincantieri di Monfalcone, a firma dell’assessore alle Priorità per lo Sviluppo Strategico e europarlamentare, Anna Maria Cisint - che ha gestito i rapporti con il Governo e le parti sociali - sono state inviate le annunciate lettere del Comune al Prefetto di Gorizia, nelle quali si rileva anche di aver pronta la proposta di protocollo sui nuovi fabbisogni di manodopera - di cui si attende risposta da Fincantieri - e si annuncia la prossima convocazione del Tavolo per il Lavoro con tutte le parti sociali e imprenditoriali.
In quanto già sindaco che si è costituito parte civile nelle vertenze sul caporalato che hanno riguardato i cantieri cittadini e di Mestre, Cisint ha prodotto una missiva che è stata inviata anche alla Cgil. A tutti i destinatari delle comunicazioni, è chiesta la collaborazione e l’impegno «nel dare compatibilità al consolidamento produttivo del cantiere navale in una cornice di rispetto delle regole e della dignità dei lavoratori». Un aspetto che rappresenta l’obiettivo sostanziale dell’amministrazione comunale. Nella lettera al Prefetto, Cisint richiama l’audizione della Commissione regionale dove l’ente ha presentato un copioso report su alcuni aspetti della presenza islamica e del modello produttivo delle grandi aziende che presentano motivi di preoccupazione rispetto alla legalità e alla sicurezza per la comunità cittadina.
Nella missiva si specifica anche che «Sul tema mirato del reclutamento di nuovo personale del cantiere navale e dei relativi processi di assunzione, rispetto alla formazione e all’integrazione sociale, il Comune di Monfalcone - con il coinvolgimento della Regione Fvg - ha predisposto una proposta di protocollo da sottoscrivere con la Società per avviare un meccanismo virtuoso e sostenibile diverso dal passato, di risposta ai fabbisogni emergenti della manodopera e del quale si attende il dovuto riscontro». Cisint richiama il fatto che nell’audizione in Regione sono emersi elementi evidenti di preoccupazione «In considerazione della presenza all’incontro di un soggetto bengalese condannato per estorsione nei confronti di operai del cantiere navale, partecipante con la delegazione ufficiale in rappresentanza dei Centri Islamici locali».
L’ex sindaco, ora in veste di assessore, esprime la preoccupazione del Comune per alcune situazioni legate alla gestione dei due Centri Islamici locali che l’amministrazione reputa operare al di fuori delle regole edilizie e urbanistiche e per questo assumono rilievo le dichiarazioni rispetto alla composizione della delegazione partecipante del presidente onorario del centro islamico Darus Salam Bou Konate, che sono «l’apice del vero pensiero suo e di una ben definita parte politica che, con il proprio appoggio, si trova di fatto a delegittimare l’azione per la sicurezza e la legalità portata avanti dall’amministrazione comunale».
«Appare grave, in questo quadro, che rappresentanti istituzionali regionali possano svolgere azioni di contrapposizione fra i diversi livelli di governo locale, rafforzando in questo modo le posizioni più radicali di contestazione». Il Comune, insomma, ritiene che all’interno del sistema degli appalti e subappalti possano operare anche delle manovalanze “criminali”, per ragioni di mediazioni linguistica e sociale, che possano gestire con vantaggio della propria parte e a danno dei lavoratori, quei fenomeni di dumping contrattuale e salariale che inchieste come quelle della Guardia di Finanza di Venezia sembrano far emergere verso gli operai.
«Poiché la legalità rappresenta un valore imprescindibile per il territorio e all’interno dei luoghi di lavoro, nel preannunciare l’intendimento di convocare nei prossimi giorni il Tavolo comunale del Patto per il Lavoro, ritengo di particolare rilievo che siano attuati ogni possibile verifica e controllo, anche tramite gli organi a ciò deputati, ricordando anche che non è più vigente il protocollo nazionale legalità» conclude Cisint.Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

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