L'ex ministro Bonetti preme su lavoro e famiglia da Gorizia: «Attuare la riforma»

A Gorizia l'ex ministro Bonetti preme sulla riforma famiglia, «ora attuare»

terzo polo

A Gorizia l'ex ministro Bonetti preme sulla riforma famiglia, «ora attuare»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 27 Mar 2023
Copertina per A Gorizia l'ex ministro Bonetti preme sulla riforma famiglia, «ora attuare»

Alessandro Maran guarda al confine italo-svizzero come modello, Roldo: «La città si è sviluppata con gli imprenditori».

Condividi
Tempo di lettura

Il Terzo polo rivendica il proprio ruolo nell’aver dettato i temi nella campagna elettorale regionale, non solo propria ma anche delle altre forze in corsa. È il deputato di Italia viva Ettore Rosato a sottolinearlo, oggi a Gorizia, spronando nuovamente la corsa di Alessandro Maran alla guida del Friuli Venezia Giulia. Tra i “big” nazionali arrivati dal partito in questi ultimi giorni prima del voto, c’è anche Elena Bonetti, ex ministro nei governi Conte II e Draghi con delega alla famiglia e pari opportunità.

Aspetto, quello del rapporto tra genitorialità e lavoro, ripreso più volte dall’aspirante governatore. “La nostra regione è fortunata e piena di persone laboriose - ha spiegato l’ex senatore - ma le linee di sviluppo sono un disastro, c’è un crollo drastico delle nascite. Non cresce da 20 anni perché manca il terziario avanzato. Il futuro non dipenderà da aiuti dello Stato, che a Gorizia hanno fatto solo danni. Il modello di questa città rischia di essere il futuro del Friuli Venezia Giulia e non il passato”.

Per Maran, il capoluogo “ha perso la propria vocazione produttiva dopo la caduta confine, bisogna potenziare le prospettive del Gect con la manifattura”. Ha quindi ricordato come nell’area transfrontaliera ci siano numerose aziende metalmeccaniche, del legno arredo, tecnologiche, alimentari e in diversi altri settori. “Il confine italo-svizzero è un esempio a cui guardare, ci sono delle strategie con i contratti di rete. Dobbiamo promuovere un'inversione, all’inizio le nostre idee erano guardate strano ma ora tutti ne parlano”.

In questo scenario, si devono inserire aiuti e agevolazioni per i giovani che vogliono restare qui, mettendo su famiglia. “Gorizia ha commentato per anni l’invecchiamento della popolazione e lo svuotamento di competenze dei giovani - ha rilevato l’ex ministro -, per iniziare a intervenire bisognava decidere dove investire”. Ha quindi rivendicato quanto fatto con il Family act, in particolare sugli asili nido, auspicando che l’attuale esecutivo intervenga presto per emanare i decreti attuativi della riforma varata da Draghi.

“Meloni aveva detto che era un punto centrale del suo programma - ancora Bonetti -, la legge è stata approvata anche da Fratelli d’Italia. Ad oggi mancano i servizi territoriali, ossia le risorse dai comuni per servizi educativi alla prima infanzia e centri estivi, creando delle reti con il Terzo settore”. Sul locale, invece, per Maran bisogna rivedere il sistema sanitario ma non dai nomi e perimetri delle Aziende, bensì su cosa fa: “La struttura non può essere basta solo sull’emergenza, servono gli ospedali di comunità previsti già nel 2015”.

Intervenuta anche la candidata consigliera Giulia Roldo, che ha guardato soprattutto alle prospettive di lavoro per i giovani: “Quando mio nonno aveva la mia età, ha fondato un’impresa e quella volta realizzare i sogni era possibile. Oggi, i nostri dati sui Neet (i giovani che non lavorano né studiano, ndr) sono i peggiori in Europa”. Ha quindi ricordato che “Gorizia si è sviluppata grazie agli imprenditori, dando vita a un modello oggi difficile da pensare. Il Comune non può aprire alberghi, ma deve far sentire sicuri gli imprenditori”.

Legata all’aspetto della spesa sanitaria, seppur non prettamente regionale, è anche la discussione sul Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Accordo internazionale su cui l’attuale premier si è detta sempre contraria ma che vede nel Terzo polo un forte sostenitore: “Siamo d'accordo per il suo per finanziare la sanità - così il deputato -, mercoledì inizierà la discussione in commissione sull’adesione. Siamo l’unico paese che non ha ancora aderito, altrimenti bisognerà trovare il modo per mettere 10 miliardo l'anno sulla sanità”

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione