i malumori
Lavori allo stadio Minin, Turriaco fuori da tre anni dai fondi della Regione

Il vicesindaco facente funzioni Nicola Pieri non nasconde l’amarezza per la decisione della Regione: «Maggior trasparenza su questi contributi».
Per il terzo anno consecutivo, il Comune di Turriaco si vede escluso dai contributi concessi nella concertazione regionale: dall’esito della ripartizione annunciata in sede di finanziaria regionale, i fondi non premiano la proposta avanzata dall'amministrazione. Per il triennio 2024-26 era stata fatta una domanda di riqualificazione delle strutture a servizio dell’impianto sportivo “Minin”, che andavano a completare gli investimenti già sostenuti nell’area sportiva per la riqualificazione della palestra e dell’impianto di sfogo.
Un progetto, diviso in due lotti funzionali, che sostanzialmente prevedeva in un primo la realizzazione di sede, magazzini e chioschi e un secondo per la completa ristrutturazione della tribuna. “Due lotti di circa 500mila euro ciascuno, che non hanno trovato copertura, nemmeno parziale, nei contributi elargiti dalla Regione. Ed è il terzo anno di fila che questo accade, dopo che per i due anni precedenti erano stati negati i fondi per la realizzazione dei percorsi ciclabili casa-lavoro che dovevano completare il circuito di collegamento verso la zona artigianale di Ronchi e la stazione di Trieste Airport”, sottolinea il vicesindaco facente funzioni, Nicola Pieri, che non nasconde l’amarezza.
“Al di la dell’oggetto della domanda, lascia sorpresi il fatto che per il terzo anno di fila il comune sia stato escluso dalla distribuzione dei contributi, dopo aver ricevuto l’ultimo nel 2020, contributo che, integrato con fondi propri, consentirà la realizzazione di un parcheggio per camper nell’area del parco dell’Isonzo, i cui lavori, dopo l’approvazione del progetto e della variante urbanistica, sono in partenza a breve”, prosegue Pieri.
“Colpisce in maniera negativa il fatto che questi contributi non vengano elargiti di fronte ad una graduatoria, che in qualche modo andrebbe a certificare la bontà di un progetto ed il rispetto oggettivi di determinati criteri: in questo modo invece si lascia spazio a maligne supposizioni. Andando a spulciare l’elenco dei contributi concessi si notano infatti oltre 1 milione di euro ciascuno per la riqualificazione di vari polisportivi sparsi nel medio e basso Friuli, per finire con la chicca di oltre 1 milione e mezzo concesso per una pista di bmx a Rivignano Teor: non si capisce secondo quale criterio questi impianti godano di maggior considerazione rispetto a quello di Turriaco".
"Una minor copertura per ognuno di questi impianti avrebbe sicuramente liberato dei fondi per almeno uno dei nostri due lotti, senza aumentare lo stanziamento complessivo. Assistiamo in questi giorni natalizi a conferenze stampa e roboanti dichiarazioni sulla stampa e sui social di amministratori locali e regionali, che hanno elargito o ricevuto fondi per opere meritorie, ma senza la necessaria e oggettiva chiarezza che si potrebbe cogliere da una graduatoria: auspichiamo quindi in futuro che si faccia maggior trasparenza sui criteri di distribuzione di questi contributi, andando a coprire le esigenze di tutto il territorio”, conclude il vicesindaco.
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