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Lavori socialmente utili a Monfalcone, rinnovato l'accordo con il Tribunale
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L'accordo permette lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità all’interno dei servizi comunali, già sperimentati con il servizio della Casa Albergo.
Il Comune di Monfalcone ha firmato una convenzione con il ministero di Giustizia e il Tribunale di Gorizia per consentire lo svolgimento di lavori di pubblica utilità, all’interno dei servizi comunali. Il Giudice di Pace e il Tribunale possono applicare, su richiesta dell’imputato, la pena del lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di lavoro non retribuita in favore della collettività, da svolgersi presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni oppure enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato.
“I lavori di pubblica utilità - spiega il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint - hanno una finalità sociale, consentono infatti di dare la possibilità agli imputati di reati cosiddetti minori, puniti con la sola pena pecuniaria o con la pena detentiva congiunta o alternativa alla pena pecuniaria, di svolgere delle attività lavorative gratuite al servizio del nostro Comune, allo scopo di riabilitare l'imputato facendogli svolgere delle attività a favore della collettività e permettendogli di convertire la pena con i lavori svolti a titolo gratuito".
Il Comune di Monfalcone già negli anni scorsi ha stipulato apposite convenzioni con il Tribunale di Gorizia, consentendo di svolgere lavori di pubblica utilità sia supportando il servizio della Casa Albergo, con la finalità di sostegno agli operatori di assistenza e agli animatori nella cura degli ospiti, sia per attività di sfalcio di aree verdi, pulizia e manutenzione delle strade. "Alla luce anche delle numerose richieste che sono pervenute - continua la prima cittadina - abbiamo deciso di rinnovare la convenzione, perchè abbiamo constatato che negli anni scorsi le persone impegnate in questo tipo di lavori hanno dato un importante supporto ai servizi comunali".
L'amministrazione, inoltre, intende "offrire un’opportunità di crescita a persone che hanno commesso reati lievi, affinchè riflettano e si impegnino a non commettere più gli errori per i quali sono stati condannati”. La convenzione durerà cinque anni e non prevede alcuna forma di retribuzione, restando a carico dell'ente utilizzatore unicamente le spese assicurative, per responsabilità civile e Inail, e alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Per il Comune, tali costi sono già comprese nella polizza Rc in vigore, tra spese relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro già previste in bilancio, mentre per l'Inail saranno coperte da fondi messi appositamente a disposizione dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Il Comune accoglierà contemporaneamente al massimo cinque persone, che verranno valutati dal segretario generale e dal cmandante della polizia locale attraverso colloquio e presentazione del curriculum, per conoscere la situazione personale e professionale dell'interessato. L’attività sarà svolta in conformità con quanto disposto nella sentenza o nel decreto penale di condanna, nella quale il giudice indicherà il tipo e la durata del lavoro di pubblica utilità. In caso di negligenza del soggetto nello svolgimento delle mansioni assegnate, la disponibilità potrà essere revocata in qualunque momento.
Foto Tibaldi
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