La Luce della Pace arriva a Monfalcone: rinnovato il messaggio di speranza, fraternità e impegno per la pace

Sabato 13 la fiamma da Betlemme è stata accolta alla stazione ferroviaria da una delegazione di scout e portata poi nelle rispettive parrocchie per essere condivisa con le comunità locali.

Sabato 13, alla stazione ferroviaria di Monfalcone, è arrivata la Luce della Pace, giunta con il treno proveniente da Trieste. Un momento semplice ma carico di significato, che ogni anno rinnova un messaggio universale di speranza, fraternità e impegno concreto per la pace.

La Luce della Pace di Betlemme nasce nel 1986 da un’iniziativa degli scout austriaci: una fiamma viene accesa nella grotta della Natività a Betlemme e, attraverso una staffetta internazionale, viene portata in tutta Europa e nel mondo come segno di pace che attraversa confini, culture e religioni. Non è solo una tradizione simbolica, ma un invito concreto a diventare portatori di pace nella vita quotidiana.

Ad attendere la Luce a Monfalcone c’era una delegazione degli scout dei gruppi Monfalcone 1, Monfalcone 3, Ronchi dei Legionari 1 e Gradisca 1, accompagnati da alcuni Lupetti e dall’AVGS. Dopo l’arrivo, la Luce è stata portata dalle varie delegazioni nelle rispettive parrocchie, per essere condivisa durante le messe con le comunità locali.

Nel pomeriggio, gli scout monfalconesi si sono ritrovati per un momento di “Gioco Insieme”, dedicato al tema della pace. Attraverso giochi e attività, i ragazzi hanno riflettuto in particolare sui diritti dei bambini, dei ragazzi e dei giovani adulti, comprendendo come la pace passi anche dal rispetto, dall’ascolto e dalla tutela dei più piccoli e dei più fragili.

Alle 18, nella chiesa di San Giuseppe, si è svolta una veglia di preghiera per la pace, molto partecipata sia dagli scout che anche da molti parrocchiani e profondamente intensa e carica di emozioni. Nel silenzio e nel buio della chiesa, la lanterna con la Luce è entrata portata da uno scout egiziano, che presta il suo servizio nel gruppo scout Monfalcone 3 e che ha vissuto il suo percorso scout in Egitto: un gesto semplice ma fortemente simbolico, capace di raccontare con forza come la pace non conosca confini, lingue o provenienze.

Durante la veglia si sono vissuti momenti particolarmente toccanti, come l’ascolto dell’audio dei bombardamenti su Gaza, seguito dal canto e dal suono delle chitarre, che hanno trasformato il rumore della guerra in una preghiera condivisa. Il canto del Padre Nostro cantato sulle note di The Sound of Silence brano di Simon e Garfunkel poi recitato insieme, ha unito voci e cuori in un unico desiderio di pace.

La Luce, nel quotidiano, ricorda che anche un piccolo segno può rischiarare il buio: una parola gentile, una scelta giusta, un gesto di attenzione verso l’altro. Come insegnano gli scout, la pace non è solo un ideale lontano, ma una strada da percorrere ogni giorno, con responsabilità e speranza.

Al termine della veglia, gli scout hanno donato una lanterna con la Luce della Pace all’amministrazione comunale, consegnandola al Sindaco Luca Fasan e all’Assessore Irene Cristin, in rappresentanza di tutta la comunità di Monfalcone. Un segno concreto di affidamento della Luce alla città e ai suoi cittadini, perché possa continuare a vivere e a diffondersi nel tempo.

Quando le luci della chiesa si sono abbassate e la fiamma ha continuato a brillare silenziosa, è stato chiaro a tutti che quella Luce non era solo una candela accesa, ma una responsabilità condivisa. In un mondo spesso segnato da paura, divisioni e conflitti, quella piccola fiamma ha ricordato che la pace nasce dal coraggio di restare umani. La Luce della Pace continuerà così a camminare nelle strade di Monfalcone, nelle case e nei cuori di chi l’ha accolta, come un invito a non spegnere mai la speranza.

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