LE NOVITÀ
La Corradini di Ronchi si rafforza. Pronta ad accogliere quattro nuovi ospiti non autosufficienti
Conclusi gli interventi finanziati con i Fondi Covid per 70mila euro. Il Comune, «un potenziamento dei servizi» ma pesano le liste d’attesa.
La Residenza Protetta “Corradini” di Ronchi dei Legionari potrà accogliere quattro nuovi ospiti non autosufficienti. Potranno essere ospitati tra alcune settimane nell’area della struttura fino ad ora inutilizzata – quella adiacente alla Cappella di preghiera - che è stata oggetto delle opere di messa in sicurezza e ammodernamento. I risultati sono stati presentati stamane, mercoledì 26 novembre, alla presenza della responsabile della casa di riposo Laura Zuppet, del sindaco Mauro Benvenuto e dell’assessore ai servizi socio assistenziali, Elisa Sandrigo.
Attualmente sono 66 gli ospiti residenti e 8 gli utenti del servizio diurno. Le liste d’attesa per l’accesso sono piene considerando che il bacino d’utenza del servizio conta l’afferenza di 8 Comuni: Ronchi, Monfalcone, Doberdò, San Canzian, San Pier, Sagrado, Fogliano Redipuglia e Turriaco. In attesa ci sono 66 casi di anziani non autosufficienti. Nella struttura ronchese lavorano 80 dipendenti per 32 ore settimanali su turnazione, mentre alla Argo di San Canzian ce ne sono 20. Tra i professionisti operanti vi sono un direttore sanitario, OSS, educatori, fisioterapisti, e due OSS notturni.
Nella nuova ala di 100 metri quadrati verranno quindi ospitati quattro posti letto, due per camera. La zona è stata interessata da lavori idraulici, elettrici e dal ripristino degli scarichi fognari. «Per l’esecuzione di queste opere sono stati utilizzati Fondi Covid per circa 70 mila euro» dichiara l’assessore Sandrigo che ha riferito dell’ok ricevuto nei giorni scorsi da Asugi per quanto riguarda il sopralluogo igienico sanitario. Le spese di arredo – compreso l’arricchimento e l’ammodernamento esterno - hanno rappresentato un’ulteriore spesa di 25mila euro. Di nuova fornitura anche l’impianto fotovoltaico.
Va detto che queste nuove 4 postazioni non rientrano nei circa 8mila posti convenzionati previsti dalla Regione. Vale a dire che si tratta di “servizi diversi” dal convenzionato che invece si basa sulle fasce di reddito gestite a livello territoriale. «Questi spazi saranno valorizzati per fornire un servizio di altro tipo da quello garantito dal sistema di accreditamento regionale» specifica ancora il sindaco Benvenuto.
Come spiegato dalla responsabile Zuppet, se il fabbisogno regionale dovesse cambiare – quindi di arrivare alla copertura convenzionata massima di 70 posti – la partecipazione ad un bando ad hoc, permetterà invece di garantire il servizio a quanti sono in lista d’attesa e presentano fasce di reddito medio-basse. Quanto verrà garantito, secondo Benvenuto e Sandrigo, rappresenta un potenziamento dei servizi pur consci che quello delle corpose liste d’attesa «resta un grosso problema». «I cittadini provenienti anche dalle comunità contermini – precisa il primo cittadino – potranno contare così su più servizi in ragione di una capacità reddituale più alta. Nessuno verrà trascurato e tutti i restanti servizi saranno sempre garantiti e manterranno i loro apprezzati standard qualitativi».
Anche la zona esterna verrà potenziata con nuovi arredi: tavoli, sedie, due nuovi ombrelloni e le delle vele per rafforzare le zone d’ombra nel periodo estivo. Viste le domande di accesso cresciute e costantemente alte, il tema della costruzione di una nuova struttura di questo tipo resta impegnativo. La Corradini si cura di pazienti non autosufficienti. La vicina struttura di Fogliano ha solo 17 posti ma si occupa di un’altra tipologia di utenti. «L’impegno economico per gestire una nuova casa di riposo sarebbe altissimo – motiva Sandrigo – i costi di mantenimento sono ormai importanti e non è possibile andare ad incidere ulteriormente sulle rette».
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