I PROGETTI
L’istituto Randaccio inaugura il 'Punto Giulio', in nome di libertà di espressione e giustizia

Nascono le figure degli Ambassador, gli studenti con la vocazione dell’aiuto e dell’ascolto contro il bullismo.
Graffiti e dipinti multicolori sono stati i protagonisti di stamane, mercoledì 4 giugno, nel cortile della scuola secondaria di primo grado Giovanni Randaccio di via Canaletto a Monfalcone.I fautori sono stati i giovani studenti dell’istituto che, in collaborazione e con l’idea dei loro professori, hanno ridipinto ed arricchito di significato i vecchi murales presenti sull'edificio scolastico, scomparsi dopo la recente ristrutturazione dell’immobile.
«Abbiamo voluto dare nuova vita agli storici dipinti sui nostri muri - racconta la professoressa Laura Benigni - che non solo rendono più piacevole la vista, ma custodiscono un significato profondo e ben preciso».
É proprio con questo simbolismo che il murale principale, situato di fronte all’entrata della scuola, vuole denunciare e combattere la piaga del bullismo.
«Questo dipinto rappresenta molto per noi - spiega una giovanissima studentessa - con il suo forte valore simbolico ricorda a tutti noi studenti di non lasciare mai indietro nessuno e di difendere le persone più in difficoltà, proseguendo a chi viene dopo di noi la lotta contro il bullismo».
Proprio per questo motivo, seguendo gli ideali di libertà e giustizia, è stato completamente ridipinto il gazebo adiacente al giardino, che avrà un ruolo sia di aula all’aperto che di punto di ascolto e difesa degli studenti vittime del bullismo.
«Si chiamano Ambassador e sono degli alunni volontari che si schierano a favore dei compagni, vittime di prese in giro e scherno. Proprio sotto a questo gazebo giallo possono confidarsi e sfogarsi con i compagni di classe, in modo da trovare una soluzione con il dialogo e il confronto» sottolinea la professoressa Benigni.
Il colore scelto per la piccola pergola esagonale è stato il giallo che, oltre a rappresentare vitalità e gioia, ha una dedica profonda e fa trasparire una buona dose di senso civico. Proprio i ragazzi si sono cimentati a fabbricare e dipingere una targa commemorativa lignea, che riporta la dicitura “Il punto giallo di Giulio”, ricordando la figura di Giulio Regeni, il giovane ricercatore sequestrato, torturato e morto in Egitto nel 2016.
«Grazie ai fondi del Pnrr che ha dato vita al progetto contro la dispersione scolastica, abbiamo potuto recuperare il vecchio graffito all’entrata e ci ha permesso di smontare e rimettere completamente a nuovo il piccolo gazebo, che versava in condizioni precarie» così il professor Andrea Miracola, sostenitore e promotore del progetto artistico.
Tante sono state le emozioni e gli interventi di professori, dirigente scolastico e alunni della Randaccio che, appena svelata la targa commemorativa, hanno speso ognuno parole di conforto e ricordo verso il giovane ricercatore fiumicellese.
Assente invece l’amministrazione comunale.
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