Tra Isonzo e Vipacco, natura e rapporti transfrontalieri nella Savogna di Luca Pisk

Tra Isonzo e Vipacco, natura e rapporti transfrontalieri nella Savogna di Luca Pisk

Alla scoperta del territorio

Tra Isonzo e Vipacco, natura e rapporti transfrontalieri nella Savogna di Luca Pisk

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 20 Nov 2020
Copertina per Tra Isonzo e Vipacco, natura e rapporti transfrontalieri nella Savogna di Luca Pisk

Gli obiettivi per il rilancio culturale e sociale della comunità posta alle pendici del Carso, con un occhio oltreconfine.

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Letteralmente, il suo nome significa “confluenza di acque”: Savogna d’Isonzo (Sovodnje ob Soči in sloveno) è infatti il punto in cui si intersecano i fiumi Isonzo e Vipacco. Un territorio che, in un certo senso, fa da transizione dalla zona più prossima a Gorizia a quella che invece orbita attorno a Monfalcone. Sicuramente è un comune molto attivo dal punto di vista delle opere pubbliche e della cultura, come ci ha spiegato il suo sindaco Luca Pisk (nella foto, in piedi), eletto appena lo scorso anno e, come molti altri suoi colleghi, ritrovatosi subito alle prese con una pandemia globale.

Posto in continuità rispetto all’amministrazione precedente, Pisk ha seduto per tre mandati in Consiglio comunale, rivestendo il ruolo per un decennio del capogruppo della lista civica “Unità Cittadina”. È quindi una persona che conosceva già il funzionamento della cosa pubblica, anche se la prospettiva con indosso la fascia tricolore è certamente molto diversa. In ogni caso, alcuni obiettivi sono già prefissati: “Finalmente - spiega il primo cittadino -, il prossimo anno inizieranno i lavori della scuola elementare e materna, mentre recentemente abbiamo terminato la riqualificazione energetica per le primarie di San Michele del Carso”.

Sempre sul fronte delle opere per i ragazzi, nel parco urbano sorgerà anche un nuovo campo di calcio in sintetico. Sul fronte della progettualità, è stato invece approvato il piano esecutivo del progetto “Paesaggio” che, insieme ai territori di Doberdò del Lago e Sagrado, vedrà l’avvio dei cantieri il prossimo anno: “Andremo a realizzare alcuni interventi mirati, seguendo lo spirito della Carta dei valori paesaggistici firmata dai nostri tre comuni, con l’obiettivo di migliorare alcuni luoghi scelti per le loro particolarità naturalistiche, in accordo con la popolazione”.

Nonostante manchi ancora un po’ di tempo, fervono già i preparativi per il 60esimo anniversario della seconda istituzione del Comune, cha cadrà il 24 giugno 2021. L’amministrazione locale, infatti, fu istituita nel 1886 dopo la divisione da Merna, per rimanere autonomo fino al 1927. Fino al ’51, quindi, passò sotto Sagrado, per ritrovare la definitiva autonomia: “Stiamo lavorando a stretto contatto anche con il vicesindaco di Merna, cercando di accedere anche a fondi europei”. Ovviamente sperando che l’epidemia sarà finita per quel periodo anche perché, ammette Pisk, perfino la realizzazione del prossimo carnevale è seriamente a rischio.

Dal punto di vista culturale, quindi, Savogna non è certamente ferma. Molto si sta facendo anche nel campo infrastrutturale, come la posa della banda larga da parte di Open Fibra che sarà completata entro fine anno, mentre a livello sociale il tessuto ha retto bene la prima ondata, con soli due positivi. A pesare molto sulla comunità, composta in gran parte da persone di minoranza slovena, è sicuramente la chiusura del confine: “La prima volta è stata dura, ci siamo sentiti tornare indietro negli anni. Anche perché eravamo ormai abituati a non avere più confini ma sappiamo che tutto ciò è dettato da esigenze sanitarie”.

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