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L'Isola di Pasqua conquista Gorizia, il premio del folklore ai Maohi

La cerimonia di premazione e Gran galà ha chiuso questa sera il programma del festival, il gruppo del Cile vince il premio del pubblico.
È stato l’esotico gruppo Mana Mā’ohi di Rapa Nui-Isola di Pasqua a conquistare il Premio Simpatia del 51.mo Festival Mondiale del Folklore “Città di Gorizia”. La compagine giunta dal Cile ha infatti conquistato il voto del pubblico, che durante la serata di sabato si è espressa con la propria preferenza sulle schede offerte dai volontari. Urne strapiene, a testimonianza del grande successo registrato in questi quattro giorni di kermesse, suggellati dalla 56.ma Parata Folkloristica per le vie della centro cittadino.
Piazza Battisti è stata gremita ogni sera da un pubblico curioso e partecipe che ha approfittato anche di qualche momento di fresco, al contrario del pomeriggio troppo caldo ed afoso di domenica, nel quale non è comunque mancata la partecipazione degli appassionati che hanno sfidato gli oltre 30 gradi per applaudire i gruppi arrivati dalla nostra regione e dalla vicina Slovenia. Alla premiazione finale, in ogni caso, complice il calar del sole la piazza si è nuovamente riempita sia con coloro che hanno seguito la parata, sia con chi era rimasto a casa complice il troppo caldo.
Una festa di colori, musica e tradizioni che ha animato corso Italia e corso Verdi, fino ad arrivare in piazza cesare Battisti dove sono stati consegnati i diversi Oscar del Folklore e il Memorial “Sergio Piemonti”, quest’ultimo attribuito alla memoria del dottor Bruno Ravnikar, grande musicologo sloveno e promotore del Festival del Folklore di Maribor, scomparso recentemente.
Per quanto riguarda gli Oscar del Folklore, sono stati assegnati a: Ballet Jammu di Dakar, Senegal, per l’autenticità degli strumenti e l’espressività nella danza; Mana Mā’ohi di Rapa Nui-Isola di Pasqua per il canto corale; Grupo Folclórico “Cantas e Cramóis De Pias” di Cinfães, Portogallo, per l’autenticità della rappresentazione complessiva; Sungshin Ssum Dance Group di Seoul, Corea del Sud, per la varietà nelle coreografie e nei costumi; Folk dance ensemble “Hora-Horita” di Chisinau, Moldavia, per l’esecuzione tecnica della danza; G.F. “Sicilia Nu’ Cori” di Campofranco, Sicilia, per il canto solista e per la determinazione con cui hanno ballato anche in circostanze difficili; e Ballet folklórico de la Universidad De Colima” di Colima, Messico, per la performance musicale e di danza.
Infine, il Premio antropologico “Tullio Tentori” è andato ai Mana Mā’ohi per la capacità di rappresentare efficacemente il proprio patrimonio culturale nel solco della tradizione etnica e nel contesto del dialogo, oltre i confini, tra gli uomini ed i popoli. Grande successo per la compagine dell’Oceano Pacifico, in un’edizione del Festival che ha richiamato ogni sera centinaia di persone, non solo in piazza ma anche per le strade di Gorizia. Tra il pubblico, anche l’ambasciatore del Messico in Italia, Carlos Garcia de Alba, che ha incontrato sabato sera i propri connazionali.
Tanto pubblico anche questa mattina in piazza Transalpina, per la suggestiva esibizione dei gruppi sul confine della piazza Transalpina insieme ai due sindaci di Gorizia e Nova Gorica, Rodolfo Ziberna e Samo Turel, che hanno elogiato il grande lavoro svolto dall’associazione culturale Etnos, organizzatrice della manifestazione. Soddisfatto anche il presidente di Etnos, Stefano Minniti: “È stato bellissimo vedere la piazza di Gorizia piena per tutte le sere, un grazie a tutti i volontari che hanno aiutato a realizzare questa edizione del Festival”. A chiudere la serata è stato il Gran galà del folklore.
Presente anche quest’anno alla kermesse l’Istituto di sociologia internazionale di Gorizia (Isig) con uno stand informativo, riguardante le attività di due progetti finanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon: FirEUrisk e SAFE-CITIES. I progetti si occupano rispettivamente di: sviluppare strategie per costruire la resilienza nei confronti del rischio di incendio boschivo; e di sostenere l’eccellenza nella protezione degli spazi pubblici creando un quadro di valutazione della sicurezza e della vulnerabilità.
Foto in copertina Sergio Marini, in gallery Daniele Tibaldi
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