Invisible Cities apre il castello di Gradisca, musica con Paesaggio sottile

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Invisible Cities apre il castello di Gradisca, musica con Paesaggio sottile

Di Redazione • Pubblicato il 06 Set 2023
Copertina per Invisible Cities apre il castello di Gradisca, musica con Paesaggio sottile

Lo spettacolo, prodotto da Quarantasettazeroquattro, è del primo capitolo della trilogia che Andrea Colbacchini dedica al fiume Isonzo.

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Sarà la corte interna del castello di Gradisca d’Isonzo, una delle nuove location di quest’edizione di Invisible Cities, il suggestivo set che ospiterà il concerto multimediale “Paesaggio sottile”, giovedì 7 settembre, alle 21.30. Prodotto da Quarantasettazeroquattro, si tratta del primo capitolo della trilogia che Andrea Colbacchini dedica al fiume Isonzo. Un ibrido che rimbalza tra parole, immagini e musica. A Gradisca, Treeorganico accompagnerà l’opera con un live sonoro in quadrifonia, frutto di registrazioni sul campo svolte, letteralmente, pescando i suoni della foce dell’Isonzo, con varie tecniche di microfonazione.

Durante la performance, il trio si avvarrà di strumenti auto-costruiti, voce ed elettronica per far entrare il pubblico nel mondo acustico sottomarino del paesaggio isontino. «“Paesaggio sottile. Vita col fiume” è un progetto entusiasmante e l’Isonzo che si è rivelato un soggetto ricco e coinvolgente – ha spiegato Colbacchini -. Ho incontrato molte persone che mi hanno parlato del loro fiume e ancora tante ne dovrò sentire nel prossimo futuro. In tutti ho notato questo forte desiderio di raccontare il loro fiume, il loro Isonzo, con una certa iridescenza negli occhi. Chi lo ha dipinto con l’amaro gusto del ricordo della giovinezza, che invece lo vive ancora ogni giorno con entusiasmo».

«Chi si è soffermato più su dinamiche ambientali, chi mi ha spiegato lo sviluppo storico del rapporto tra le sue acque e l’essere umano. Credo infine che gli Organic Trio siano il collettivo giusto per dare al mio lavoro uno gusto ancora più innovativo e rendere questa ricerca coinvolgente anche per il grande pubblico». Il progetto multimediale del regista veneto si inserisce nella più ampia programmazione della rassegna “ARS. Arti relazioni scienze”, organizzata in collaborazione con l’associazione Kaleidoscienza, che quest’anno ha indagato in profondità i rapporti tra uomini, ambiente e paesaggio attraverso i linguaggi artistici e multimediali.

La giornata di giovedì 7 comincerà già alle 16.30 (con partenze ogni 15 minuti da palazzo Torriani, fino alle 17.30) con "Gradisca Cold Case", una performance multimediale itinerante che presenta un vero e proprio caso irrisolto proveniente dal passato. Chi parteciperà alla performance, dai 16 anni, potrà risolvere il mistero esplorando la città grazie al proprio cellulare e a Telegram, decidendo in prima persona dove orientare le indagini. Alle 19 sala Bergamas ospiterà "La Vaga Grazia", performance Eva Geatti accessibile a persone cieche e ipovedenti.

Il lavoro si ispira alla figura di René Daumal e alla sua opera incompiuta Il Monte Analogo. Unico romanzo al mondo (si dice) che si conclude con una virgola. A seguire, alle 20, al Baricentro, è previsto un talk con aperitivo intitolato proprio “Zero gradi di separazione”. Un evento accessibile a persone cieche e ipovedenti, in occasione del quale sarà possibile dialogare con professionisti del mondo dello spettacolo che da anni operano nell’ambito dell’inclusione di persone cieche e sorde, ideando strumenti e metodologie per rendere accessibili performance teatrali e coreografiche restituendone tutto il fascino.

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. È raccomandata la prenotazione tramite WhatsApp o sms al 328 8535125, indicando nome, cognome, spettacolo, numero di biglietti.

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