Il rilancio di Monfalcone, dalla storia all'economia blu

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Il rilancio di Monfalcone, dalla storia all'economia blu

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 01 Dic 2020
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Intervista al sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, che racconta i progetti avviati e il futuro della Città dei Cantieri.

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Monfalcone, la “Città dei Cantieri” e delle Navi da Crociera. Un vero crocevia, per utilizzare un gioco di parole, tra le due anime della Regione, il Friuli e la Venezia Giulia. A guidarla, dal 2016, vi è Anna Maria Cisint e la sua giunta.

In questo momento “vi è una lieve flessione dei contagi – spiega Cisint parlando della situazione Covid – 15 i focolai, generati a livello familiare. Assieme all’Azienda Sanitaria e alla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia stiamo lavorando per continuare gli screening. Vi è anche l’accordo con Fincantieri, visto il numero importante di lavoratori che vi lavorano all’interno, sia per i tamponi che per i vari protocolli aziendali che hanno attivato”. Per quanto riguarda Asili Nido e Casa di Riposo, “abbiamo adottato il metodo a bolle, evitando fino a ottobre i contagi. Poi vi sono stati alcuni casi me c’è un grande lavoro di organizzazione per questa realtà complessa. Gestiamo mettendo in campo tutte le tutele per i dipendenti, anche cercando di non creare file”.

Il sindaco, però, si dice preoccupata “anche dal punto di vista economico, tanto che abbiamo stanziato risorse per sostenere le attività, bisogna dare lavoro agli artigiani piccoli. Nessuno deve più effettuare tagli alla sanità”.

Per quanto riguarda le opere pubbliche “sono stati investiti circa otto milioni nelle politiche scolastiche: Fincantieri ha collaborato alla ristrutturazione della scuola di via delle Mandrie che potrebbe già essere utilizzabile dal prossimo anno scolastico. La Sauro, invece, verrà ricostruita per fare in modo che ci siano altre classi di primaria: bisogna intervenire perché c’è un fabbisogno dal punto di vista demografico”. Il piano strade, invece, vale 7 milioni di euro ed è in programma il recupero di Casa Mazzoli per 2,6 milioni di euro”.

Sui canali, poi, tre gli escavi in programma: per il Valentinis si è concluso il debombing e si procederà con l'escavo. Per il canale est-ovest i lavori sono completati mentre si attende per il porto. “Rientra anche quest’opera nell’idea del Punto più a Nord del Mediterraneo, ovvero il mare che entra in città. Vi è in piedi un importante opera di riqualificazione del centro cittadino, in un percorso anche dalla Rocca a Piazza della Repubblica, Piazza Unità, le mura e il Parco tematico della Grande Guerra”, prosegue Cisint.

Sul caso A2A, infine, “abbiamo già approvato nelle direttive la visione che abbiamo della città. Per avere il futuro migliore, accanto alla navalmeccanica ci deve essere l’economia blu della nautica. A Monfalcone vi è un’alta densità di barche e di marine tra le più alte in Italia. La riconversione al turbogas non è esigenza del mercato locale e non si può andare avanti con i combustibili fossili. La centrale è ferma da un anno. È diritto della proprietà presentare un progetto, ma riteniamo – conclude Cisint – che l’area possa presentare una grande opportunità”. 

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