La storia
La vocazione del rievocatore, dalla storia al territorio
L'intervista ad Andrea Ferletic, presidente del Gruppo Storico culturale 'I Grigioverdi del Carso'. Da anni fanno rivivere la storia a portata di mano.
Vivere la storia e amare il proprio territorio. Queste le basi, secondo Andrea Ferletic, dell’attività da rievocatore. Ferletic, storico e presidente del Gruppo Storico Culturale “I Grigioverdi del Carso” con sede a Ronchi dei Legionari, da anni si occupa non solo del racconto storico principalmente degli eventi bellici relativi alla Grande Guerra, ma anche all’organizzazione di eventi e manifestazioni a livello locale, regionale e nazionale che hanno come protagonisti o co-protagonisti proprio i rievocatori.
Figure presenti durante uscite o escursioni per rendere più vivo quello che è il racconto storico. Di fatto, le linee guida regionali riguardo il turismo storico invitano caldamente i sodalizi e i gruppi a trasformare la già vincente offerta dello “Storytelling” in “Storyliving”, ovvero far entrare il turista all’interno dell’epoca raccontata. Così tentano di fare coloro che indossano repliche di uniformi storiche un tempo appartenute a soldati che proprio sulla landa carsica combatterono e trovarono la morte.
Lo incontriamo sulla linea di quella che è ormai universalmente conosciuta come “Trincea Mazzoldi” sul Monte sei Busi, a cavallo tra Fogliano Redipuglia e Ronchi dei Legionari, su quello che la cartografia storica descrive come Altopiano di Doberdò.
“Il gruppo è nato da alcuni appassionati nel 2005, ufficialmente, anche se informalmente era nato qualche anno prima. Quindi è diventato realtà associativa. Siamo al quindicesimo anno di attività, ormai una realtà affermata sul territorio”, precisa Ferletic. “Varie sono le nostre attività, dalle rievocazioni alle cerimonie fino all’attività rievocativa sulla Grande Guerra anche con passeggiate storiche”.
Per quanto riguarda la partecipazione Ferletic precisa come la prima cosa sia “la passione per la storia e l’amore per il territorio. Noi rappresentiamo tutti coloro che combatterono nell’esercito italiano arrivando da tutta Italia ma anche tutte le genti dell’Impero Austroungarico che vennero qui a combattere. Indossiamo le uniformi con profondo rispetto per chi ha versato il proprio sangue su questa terra”.
L’emergenza sanitaria, però, ha bloccato le attività dei sodalizi, compresa quella dei Grigioverdi. “Con questa situazione sanitaria non possiamo proseguire, quando c’era qualche possibilità in più di uscire siamo riusciti a proporre alcune attività al pubblico o interne, quindi riservate ai soci, come la manutenzione al Monte Cosich, che ci è stata affidata dal comune di Ronchi dei Legionari affinché sia visitabile e fruibile, ma anche sessioni di addestramento”, conclude Ferletic.
Il gruppo è in ogni caso sempre aperto per chi, amante del territorio e della sua storia, fosse affascinato o interessato, ed è contattabile dall'omonima pagina Facebook o dal blog http://igrigioverdi.blogspot.com/.
Foto di Arianna Drago




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