Integrazione e potenziamento dell’educazione socioaffettiva a scuola, la proposta di Fasiolo per la Legge di Stabilità

La consigliera regionale dem presenterà un emendamento per «valorizzare attività extracurriculari finalizzate verso controllo delle proprie emozioni, ascolto e attenzione all’altro».

Nella giornata di oggi 3 dicembre la consigliera regionale del Pd Laura Fasiolo ha illustrato in una conferenza stampa diverse azioni finalizzate alla promozione della parità di genere e dell’educazione socioaffettiva nelle scuole, a partire dall’emendamento alla Legge di Stabilità (al voto la prossima settimana in Consiglio regionale) e dalla mozione "Integrazione e potenziamento dell'educazione socioaffettiva e dell'intelligenza emotiva attraverso un approccio intersettoriale integrato", della quale è prima firmataria.

«È necessario un patto formativo trasversale per educare all'affettività, al controllo delle proprie emozioni in ottica di prevenzione rispetto ai fenomeni che sono vere e propri e piaghe sociali – commenta Fasiolo in una nota - da tempo sono impegnata per la diffusione di questi principi e, in particolare, mi sono ispirata al progetto di Donato Metallo, consigliere regionale della Puglia, che aveva presentato la proposta 'Scuola d'amore. Educazione all'affettività e all'emotività' all'interno della legge di Stabilità 2025 della Regione Puglia».

«La destrutturazione degli stereotipi – continua la dem - non è una cosa che si acquisisce in natura, è qualcosa che si impara, e il luogo in cui si impara è prioritariamente la scuola. È questo il luogo che deve essere messo al centro dell'attenzione anche da parte della Regione e da cui deriva un emendamento che spero venga accolto trasversalmente da tutto il Consiglio».

«Attraverso l'emendamento - spiega Fasiolo - si valorizzano le attività extracurricolari finalizzate all'educazione, al controllo delle proprie emozioni, all'educazione all'affettività, all'attenzione all'altro, all'ascolto». «Questi – sostiene infine - sono tutti aspetti che oggi le nuove generazioni non riescono facilmente a dominare e che devono correre all'interno di un alveo educativo: non si può certo aspettare che vengano da sé». 

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