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Inizia l'edizione zero de Il mondo fuori a Cormons, «puntiamo su qualità»

Aperta ieri sera l'edizione zero, stasera ospiti Fausto Biloslavo, Toni Capuozzo e Igor Vučič per parlare di guerra e giornalismo.
È un festival dell’informazione, ma l’inizio è stato affidato alla danza. Un segnale non secondario per “Il mondo fuori”, la nuova rassegna partita con l’edizione zero ieri sera a Cormons e che ha visto protagoniste fin da subito le ragazze della scuola Élever_Contattodanza che hanno ballato sulle coreografie di Giulia Mininel e Alice Parovel. Mosse, le loro, che hanno voluto dare fisicità al silenzio davanti alla guerra, vera protagonista della manifestazione per essere raccontata in tutte le sue complessità.
“Soltanto un lavoro quotidiano di scavo, testimonianze e sintesi può dare una visione quanto più completa possibile” del fenomeno, ha spiegato in apertura la direttrice artista della kermesse, Luana De Francisco. Nasce così un nuovo festival di approfondimento legato all’attualità, anche perché “dove c’è tanta domanda è tanta offerta, questa sarà un contributo ulteriore per la conoscenza a una popolazione che vuole sapere”. Lo farà in due giornate iniziate ieri e che avranno il clou oggi, ospitando nomi di primo piano.
“Siamo partiti con l’assessore Anna Bortolotti pensando a un format - ha spiegato il sindaco, Roberto Felcaro -, quest’anno lo abbiamo dedicato a un evento alle porte di casa che ci deve far riflettere. Puntiamo sulla qualità”. In sala civica, già la mostra fotografica allestita parla di conflitti, spaziando da quello dell’ex Jugoslavia all’odierna Ucraina, in un salto di quasi 40 anni nei quali si sperava di aver finalmente appreso la “lezione”. Quantomeno in Europa. Invece anche nel Vecchio continente sono tornate a risuonare le armi e le violenze.
“La guerra è un tema complesso - ha rimarcato Bortolotti - e vogliamo mettere a confronto il pubblico con un’informazione sana”. Per questo, sul palco della sala civica oggi saliranno nomi come Fausto Biloslavo, Toni Capuozzo e Igor Vučič. I tre saranno protagonisti dell’evento conclusivo alle 21.30, dialogando con il direttore del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini, per raccontare cos’è una guerra dagli occhi dell’inviato speciale. Alle 21, invece, Biloslavo inaugurerà la mostra “Gli occhi della guerra” con Margherita Reguitti.
Presente in prima fila anche l’assessore regionale alla cultura, Mario Anzil, appena tornato dal Salone del libro di Torino: “La verità è spesso complessa e richiede un analisi che sfugge. È bello vedere che all’offerta culturale c’è anche una risposta forte”. A dominare la manifestazione sarà quindi l’approfondimento su quanto sta accadendo nell’ex repubblica sovietica, non solo con giornalisti e analisti: se ieri sera l’apertura è stata affidata a Francesco Casarotto di Domino, oggi si toccherà anche la street art di Bansky con Adelinquere alle 18.
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