Incendio ormai sotto controllo, si torna a respirare sul Carso

Rimane l'allerta ma la situazione è tranquilla ora. Il comando da Jamiano a San Michele.

La situazione è ormai in netto miglioramento sul Carso goriziano. Nella giornata di oggi, sono stati posti sotto controllo i fuochi che ancora divampavano nell'area tra il monte Brestovec e Devetachi, grazie all'impegno di vigili del fuoco, gasilci, Protezione civile e Guardia forestale. Sono stati tagliati gli alberi laddove era necessario, per evitare che potessero alimentare ulteriormente le fiamme o perché bruciati e pericolanti, mentre è proseguita anche l'attività aerea.

In mattinata è stata eseguita una ricognizione dai droni del nucleo regionale Sapr (Sistema aeromobile a pilotaggio remoto) dei vigili del fuoco del Veneto, che ha evidenziato le zone calde dove sia le squadre di terra che un elicottero regionale hanno concentrando il lavoro per eliminare gli ultimi focolai latenti. Mentre nella serata di ieri sono rientrati in Slovenia i gasilci, rimangono operative sul campo le squadre di pompieri, Corpo forestale e volontari Antincendio boschivo della Protezione civile.

Gli operatori, impegnati a sorvegliare anche le abitazioni degli sfollati tutt'ora vuote nell'area, manterranno almeno fino alle 8 di domani 31 luglio il dispositivo di soccorso, composto da squadre dei comandi di Gorizia, Trieste, Udine e Pordenone oltre ai tre moduli Aib delle colonne mobili regionali del Veneto e dell’Emilia Romagna, appartenenti ai comandi di Treviso, Belluno e Ferrara. Le bonifiche sono partite in giornata e proseguiranno nei prossimi giorni.

Rimane chiusa la strada statale 55 del Vallone, sia per autoveicoli che per ciclisti e motociclisti. Gabria e San Michele rimangono in allerta, mentre la strada che collega quest'ultima frazione è accessibile solo ai residenti. Domani, il centro operativo sarà spostato da Jamiano al centro Danica dell'area in comune di Savogna d'Isonzo. Oltreconfine, nelle bonifiche attorno a Cerje, sono stati rimossi 17 ordigni della Prima guerra mondiale, per un peso totale di 70,57 chilogrammi. Sono di fabbricazione austriaca, italiana e jugoslava. Sono stati rimossi dagli artificieri.

Foto Vigili del fuoco/Protezione civile

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