Monfalcone, la lettera del sindaco Cisint: «Servono risposte sul Carso»

Monfalcone, la lettera del sindaco Cisint: «Servono risposte sul Carso»

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Monfalcone, la lettera del sindaco Cisint: «Servono risposte sul Carso»

Di Redazione • Pubblicato il 08 Ago 2022
Copertina per Monfalcone, la lettera del sindaco Cisint: «Servono risposte sul Carso»

L'appello del sindaco della città bisiaca: «Tempo di rendere prioritario questo tema».

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Sabato il nostro territorio è stato nuovamente flagellato da un terribile incendio. Come troppo spesso accade con gli incendi, una misteriosa rassegnazione sembra non spingerci a cercare le cause, come se - una volta terminata l’emergenza - l’incendio non fosse più un tema in primo piano.

La siccità, certo, è la causa concomitante, ma non necessariamente la causa prima. Sintetizzare che l’incendio è avvenuto “a causa” della siccità rischia di risultare una pericolosa semplificazione che allontana dalla verità, limita l’attenzione e non ci mette in una posizione attiva.

Penso fermamente che le nostre comunità abbiano bisogno, oltre che di protezione, di prevenzione. La macchina dei soccorsi, i meravigliosi vigili del fuoco, la Forestale, il sistema della Protezione civile, hanno funzionato in modo encomiabile e il ringraziamento a chi si è posto al servizio di tutti è corale e grande. Ma con gli incendi - per quanto il sistema di mitigazione sia ottimale - un attimo dopo che si sono innescati è sempre troppo tardi.

Cosa possiamo fare oggi per evitare che il nostro territorio e il nostro ambiente siano continuamente a rischio?

Dobbiamo interrogarci urgentemente su questi grandi incendi, sulle potenziali cause di innesco: dobbiamo guardare alle infrastrutture che poggiano sul territorio, alla gestione dei servizi pubblici che ospitano, alla salute dei boschi, e comprendere come e con quali investimenti possiamo limitare i rischi ancora prima dei danni. Perché i danni e i rischi subiti in questo ultimo mese sono enormi e riguardano la salute delle persone, la salute dell’ambiente, la sicurezza di tutti e la nostra economia.

La risposta non sta nelle opinioni, ma nella competenza degli esperti: creiamo urgentemente un contesto nel quale siano i tecnici a portare loro ipotesi e a descrivere le dinamiche che hanno bruciato e rischiano di far bruciare ancora il nostro Carso. Mobilitiamoci con dati scientifici e strumenti tecnici per aggredire il problema e pretendere per i nostri cittadini la miglior prevenzione possibile.

In questi giorni molte persone mi stanno scrivendo: il bosco è fuori controllo per mancanza di manutenzione, le infrastrutture ferroviarie devono essere più sicure, persone dissennate agiscono volontariamente. Affermazioni che mostrano come tutti necessitiamo di una risposta - ma questa risposta, per essere autorevole e utile alla prevenzione, deve essere tecnica. Oggi abbiamo bisogno di una visione chiara, di conoscere profondamente la dinamica e di proporre soluzioni di prevenzione che agendo assieme possano limitare i danni e contenere le conseguenze del fuoco.

Non possiamo permetterci di stare a guardare: l’incendio, ieri, ha fatto sfollare in poche ore migliaia di persone. Non è più tempo di attendere: è tempo di rendere prioritario questo tema, concentrare l’attenzione, dare ai tecnici le risorse e il compito di cercare celermente le migliori risposte. A quel punto sarà compito degli amministratori fare in modo che tutte le azioni necessarie a mitigare il rischio siano operative.

Anna Cisint

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