Impresa Italia all'Eurobasket, il grido del coach Poz nato a Gorizia

Il coach espluso verso la fine dopo una gara tesissima, ora c'è la Francia ai quarti.

Lo chiamavano “mosca atomica” quando era in campo, ora da coach non è da meno. Il successo dell’Italia agli ottavi di finale degli Europei di basket, ottenuto ieri sera a Berlino, porta anche la firma di Gianmarco Pozzecco, l’allenatore degli Azzurri classe 1972 natio di Gorizia. Un risultato importantissimo - 94 a 87 sul tabellone - che apre ore le porte dei quarti, che si disputeranno mercoledì contro la Francia, quest’ultima reduce dalla vittoria di misura contro la Turchia per 87 a 86.

Cresciuto nell’Apu Udine, il “Poz” ha girato tutta Italia durante la sua carriera legandosi in particolare a Varese, dove ha militato dal 1994 al 2002. C’è stata poi la Fortitudo Bologna per tre anni e quindi una breve parentesi a Saragozza e Russia. Prima di chiudere la carriere definitivamente, ha giocato anche con i colori della Servolana Trieste, in Serie C regionale. Nel frattempo, aveva già avviato diverse collaborazioni come commentatore e opinionista su tv e carta stampata.

Con la nazionale italiana, ha fatto parte della squadra che ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene nel 2004. Quell’anno, si arrese solo in finale contro l’Argentina. Da allenatore, ha guidato tra le altre Varese, Fortitudo Bologna, Dinamo Sassari ed è stato il vice di Ettore Messina all’Olimpia Milano. L’uscita di Romeo Sacchetti da selezionatore degli Azzurri gli ha quindi dato l’occasione di prendere il suo posto, a giugno, perdendo l’esordio nella "sua" Trieste contro la Slovenia.

Proprio la formazione slovena è una delle bestie nere del torneo, grazie anche alla sua stella Luka Dončić e campione continentale in carica. In corsa rimangono ancora Spagna e Finlandia, domani pomeriggio, e Germania e Grecia in programma sempre domani alle 20.30. Gli sloveni sfideranno invece la Polonia. Cinque anni fa, l’Italia uscì dal torneo proprio contro la Serbia ma ai quarti, segno che questa non è mai una sfida scontata. Tanto da far saltare i nervi allo stesso Pozzecco, espulso nel finale.

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