LA SMENTITA
Impianti termici, il Ministero e CNA Fvg fanno chiarezza
Nessuna riduzione dei controlli sulle caldaie, sicurezza, efficienza energetica e tutela ambientale restano cardini della normativa. Le rassicurazioni della delegata Redivo.
CNA FVG Installazione e Impianti accoglie la smentita formale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - il cosiddetto “MASE” - che ha chiarito come non vi sia alcun passo indietro sui controlli degli impianti, ristabilendo dunque il quadro di riferimento: sicurezza, efficienza energetica e qualità dell’aria restano obiettivi centrali e non negoziabili.
Nei giorni scorsi, infatti, indiscrezioni veicolate tramite stampa e social avevano alimentato confusione e preoccupazione tra gli addetti ai lavori, ipotizzando un superamento o una riduzione delle verifiche, soprattutto sulle caldaie di piccola potenza. Dichiarazioni improprie ed interpretazioni errate che hanno rischiato di minare la fiducia dei cittadini e degli operatori, generando aspettative sbagliate. «Come CNA ci siamo attivati immediatamente, sollecitando un chiarimento da parte del Ministero, al fine di rassicurare le aziende associate: per il Friuli Venezia Giulia parliamo di oltre 400 aziende distribuite su tutto il territorio regionale» queste le parole di Stefania Redivo, presidente di CNA FVG Installazione e Impianti.
Il MASE ha replicato che la bozza di decreto in elaborazione non solo non riduce i controlli, ma addirittura li rafforza: frequenza invariata per gli impianti a gas tra 20 e 70 kW, incremento per quelli tra 70 e 100 kW e conferma delle regole vigenti per gli impianti alimentati a combustibili solidi. È stata inoltre riaffermata la distinzione tra i controlli di efficienza energetica, obbligatori e periodici, a cura dei tecnici, e le attività di accertamento e ispezione, svolte a campione dalle autorità competenti.
«La manutenzione e i controlli delle caldaie rappresentano un investimento strategico per garantire sicurezza, benessere e rispetto dell’ambiente - sottolinea Redivo - gli utenti devono considerare la manutenzione della caldaia non esclusivamente come un costo, ma come una forma di tutela per sé stessi e per l’ambiente in cui vivono. Un impianto sottoposto a manutenzione regolare assicura un migliore rendimento, una maggiore durata nel tempo e una riduzione dei consumi e delle emissioni. Indebolire il sistema delle verifiche significherebbe aumentare i rischi di incidenti, di intossicazioni da monossido di carbonio e di inquinamento. Per questo CNA chiede norme chiare e il riconoscimento del ruolo centrale dei tecnici abilitati».
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