Le attività di contrasto
L’impegno dell’Arma contro la violenza di genere. Nel 2025 le denunce sono salite a 115 in provincia di Gorizia
Presentato il ‘Violenzametro’ che illustra 16 comportamenti sentinella di violenza commessa dal proprio partner. Positiva la collaborazione con il Soroptimist Club. L’incontro con il Maggiore Cioffi.
La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra oggi, martedì 25 novembre, con eventi ed iniziative in tante città della nostra provincia, non ha di certo solo una valenza simbolica. È un appuntamento di assoluto rilievo che permette di rinnovare la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere. Di tutto questo si è parlato nella tarda mattinata odierna al Comando Provinciale dei Carabinieri in Corso Verdi a Gorizia in un incontro tenuto dal Maggiore Rosita Cioffi che ha illustrato le attività di contrasto al fenomeno da parte dell’Arma. Per l’occasione è stata presentata la locandina dedicata alla Campagna “Rispetto, Ascolto, Legalità” che verrà diffusa in tutti i luoghi pubblici delle nostre comunità.
Nell’ultimo triennio è stato registrato un costante trend in aumento in termini di denunce. «Un incremento che fa emergere anche quanto prima era sommerso – commenta il Maggiore Cioffi – in quanto le campagne di sensibilizzazione hanno permesso una maggiore consapevolezza nel comprendere i campanelli di allarme di quelli che in precedenza potevano essere considerati apparentemente normali». Se nel 2023 le denunce sono state 60, ad oggi sono pari a 115 nella provincia di Gorizia. Tra le violenze maggiormente riscontrate sul nostro territorio ci sono maltrattamenti, minacce e atti persecutori.
Sono quindi cresciuti i comportamenti che – fino a qualche tempo fa – erano tollerati ma che effettivamente erano già violenza anche grazie all’acquisizione delle informazioni e alla rete informativa sviluppatasi sui “reati spia”. Passando al quadro nazionale, nel 2024, rispetto al 2023, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento al Codice Rosso sono passati da 57.656 a 60.972, confermando la prevalente percentuale di quelli denunciati presso le Stazioni Carabinieri. In riferimento ai primi nove mesi del 2025, i Carabinieri hanno perseguito 40.803 reati nell’ambito del Codice Rosso.
Sul piano investigativo - repressivo, l’attività di contrasto istituzionale condotta dall’Arma è risultata particolarmente significativa. Infatti, lo scorso anno - per quanto attiene al Codice Rosso - sono state tratte in arresto 9.484 persone (7.650 nel 2023). Nei primi nove mesi del 2025 gli arresti sono stati 6.673.
Tra gli strumenti a supporto della comprensione di situazioni anomale e pericolose, l’Arma ha ideato il “Violenzametro” che illustra 16 comportamenti “sentinella” di violenza di genere commessa dal proprio partner.
Positiva anche la collaborazione con il Soroptimist Club di Gorizia che ha permesso di veder nascere la “Stanza tutta per sé” in città – dove le strutture sono due - e a Monfalcone. Si tratta di uno spazio d’ascolto protetto dove vengono accolte le donne vittime di violenza e i loro figli. Qui, il personale specializzato ascolta le persone coinvolte e permette che si eviti il fenomeno della “vittimizzazione secondaria”. Prossimamente è prevista la realizzazione di queste stanze videoregistrate anche nelle Stazioni di Cormons e Grado.
Grazie all’appoggio del sodalizio è stato possibile distribuire 78 kit portatili per raggiungere a casa quante sono state interessate da questa tipologia di reato e non intendono presentarsi in caserma. L’attrezzatura in questione comprende la fornitura di un notebook e di una microcamera. Assieme al costante aumento delle iniziative di sensibilizzazione sul grave fenomeno che macchia la nostra società, è cresciuta anche la formazione del personale delle Forze di Polizia sugli atti persecutori. Già da diverso tempo, nascono così nuovi operatori specializzati che arricchiscono la loro preparazione già dalla Scuola Allievi Carabinieri. Importanti sono anche le misure di prevenzione garantite per una tutela rafforzata delle vittime. Tra le proposte che emergono in tal senso, ci sono l’ammonizione del Questore, le misure di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare, l’utilizzo del braccialetto elettronico e la custodia cautelare.
Quanto ai minori coinvolti in queste situazioni di estrema difficoltà che alterano seriamente il loro processo di crescita umana, l’Arma assicura le sue azioni di tutela e accompagnamento attivando canali di allerta e collaborazione con scuole, associazioni che garantiscono percorsi totalizzanti e servizi sociali. Tra le “buone notizie” rispetto al lavoro che si sta svolgendo su questo dramma sociale, emerge che dal momento della denuncia, entro tre giorni dall’avvenimento dei fatti, la persona indagata viene convocata ed ascoltata dalle autorità competenti. Questo permette una riduzione della trattazione delle indagini e provvedimenti immediati.
Dai giorni che precedono l’importante appuntamento odierno, le caserme che hanno aderito al progetto “Stanza tutta per sé” hanno aderito a “Orange the world”, la campagna promossa dalle Nazioni Unite e da “UN Women” contro la violenza nei confronti delle donne. Anche oggi alcune Stazioni locali sono illuminate di arancione, un segno che evidenzia l’alta attenzione e cura degli organi preposti sul fenomeno.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.
Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione














