L’APPELLO
Il Siulp provinciale interviene su carico di lavoro e gestione delle emergenze: «Adeguare organici e stipendi»

La segreteria del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia, «continua l’inerzia» e minaccia lo sciopero.
«Mentre si spendono milioni di euro l’anno per la finta chiusura dei confini in Friuli-Venezia Giulia e la dispendiosa gestione del Cpr di Gradisca d’Isonzo, si lesinano le risorse economiche per corrispondere al personale di polizia gli emolumenti contrattuali previsti. Ad esempio, necessari per eseguire gli accompagnamenti coatti di immigrati espulsi piuttosto che per andare svolgere servizio presso il Cpr in Albania». Lo comunica attraverso una nota il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia.
«In questa Provincia, a fronte di complesse situazioni ben definite sotto il profilo della sicurezza e delle risorse occorrenti per gestirla, si preferisce perseverare con un approccio emergenziale e talvolta persino approssimativo – spiega il segretario Giovanni Sammito - a farne le spese, oltre al personale costretto ad anticipare di tasca propria l’occorrente per svolgere determinate attività di servizio, anche l’immagine stessa dello Stato che risulta debitrice per centinaia di migliaia di euro nei riguardi delle diverse strutture alberghiere che ospitano le Forze dell’Ordine provenienti da ogni parte del Paese».
Per il Siulp i numeri sono chiari ed è necessaria «una più ponderata gestione delle risorse umane». «La molteplicità di forze militari e di polizia provenienti da ogni dove, spesso senza la necessaria professionalità specifica giacché attinti da articolazioni diverse, costano troppo e rendono molto meno dal punto di vista dell’efficienza operativa – scrive il sindacato - certamente più adeguata una politica finalizzata a adeguare gli organici in maniera più ragionata e definitiva. Probabilmente, con una consistenza numerica d’organico inferiore alla metà di quelli attualmente aggregati, oltre che rendere autosufficienti i reparti impiegati lungo la linea di frontiera e al Cpr di Gradisca d’Isonzo, sarebbe possibile equilibrare anche tutti i presidi di specialità presenti in Provincia».
Sembra si vada verso la realizzazione di un Reparto Mobile e di Prevenzione Crimine da anni rivendicati dal Siulp e finalmente annunciati dal Dipartimento ma – fa notare ancora Sammito - «si tratta di progetti a lungo termine e che comunque non sopperiranno alle carenze di talune articolazioni, come ad esempio quelle di specialità». «La Provincia di Gorizia ha bisogno ora di risorse umane ed economiche necessarie a sopperire alle continue emergenze e allo stesso tempo ristabilire l’osservanza delle norme contrattuali. Non è un caso che come mai accaduto in passato, siano tutte le rappresentanze di polizia che all’unisono denunciano l’insostenibilità dell’andazzo appena accennato. Il prossimo passo, qualora dovesse permanere l’inerzia attuale, non potrà che culminare nell’intrapresa di iniziativa di mobilitazione della categoria» conclude la nota.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
